C R I T I C A

su

R I V I S T E   e   G I O R N A L I

 

Pagina n. 1

 

(Foto n. 2)

 

 

 

Augusto Giordano (giornalista Rai GR2) Roma 2004 / Mirandi con Roby (Messico) Roma 2006

 

 

 

L'ECO

TONINO MIRANDI, IL PITTORE "ASTRALE"

Il cielo, la musica, i colori

L'astronomia ed i gruppi rock,

queste le passioni che l'artista riporta su tela.

Dipingere il cielo, dare colore ai sogni e alla musica che spesso li evoca.

Per Tonino Leandro Mirandi disegnare è questo. I suoi quadri sono esplosioni di colori, l'arte per lui è il raccontare il suo particolarissimo mondo, le sue entusiastiche passioni.

Mirandi è un pittore ancora piuttosto giovane; nato a Trignano, una frazione di Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo. Spesso, come si legge nelle biografie degli artisti che da luogo dal nascita si sono trasferiti in qualche grande metropoli (Mirandi oggi vive a Roma dove lavora presso la Biblioteca Nazionale Centrale), spesso, dicevamo, si legge che il tal pittore ha riportato sulla tela l'antico mondo rurale abbandonato; spesso si sente dire, in casi simili, che l'artista lascia ai colori il compito di dire la nostalgia e lo struggimento per un passato che non c'è più. Niente di tutto ciò, invece, in Mirandi. Il suo cammino artistico si è accompagnato alle due grandi passioni della sua vita: l'astronomia e la musica. E stato così, quasi per assecondare tali passioni, che il pittore ha preso a frequentare il laboratorio romano di Aldo Nicolini, allievo di Mario Schifano e capiscuola - questi ultimi - di un genere pittorico che assieme allo stesso Mirandi definiamo "astrale" e che già nella tecnica appare dirompente e innovativo. Già, la tecnica: quel misto di olio, acrilico e smalto che dona ai quadri del pittore abruzzese una suggestione particolarissimo.

Dalle prime esperienze pittoriche alla realizzazione di mostre e alla partecipazione a concorsi, il passaggio, per il nostro, non è stato affatto naturale. Mirandi infatti, inizialmente sembrava quasi timoroso di far conoscere al pubblico il proprio lavoro. E' stato l'incontro con un'amatrice culturale della stessa capitale, la signora Antonietta La Monaca Nania, a convincere il pittore al gran salto. E da qui è arrivato un po’ di successo e l'apprezzamento degli osservatori.

"Le mie opere sono piene di colori, di esplosioni, di vibrazioni, di turbolenze", così il pittore definisce la sua arte. Un'arte che, come detto, nasce sia dall'osservazione del cielo - un'osservazione attenta, quasi scientifica, che Mirandi conduce grazie a due suoi personalissimi telescopi - che dall'ascolto della musica. E' il risultato opere sospese tra il sogno e la realtà; tra la visione e la rappresentazione del vero; tra l'esplosione dei colori e delle forme e contemporaneamente la chiusura di ciascun oggetto in se stesso, quasi alla ricerca del proprio più profondo significato.

Nicola Di Paolantonio (ECO di San Gabriele) - luglio/agosto 1992 Teramo

 

 

LA PITTURA ASTRONOMICA

Mirandi, nuovo tra i pittori, e tra i più apprezzati.

"La mia è pittura astronomica, cioè riguarda glia astri, ma anche la natura e il mondo. Ho esposto, e con ottimo successo, ricco di interesse e curiosità, nelle migliori mostre italiane. Attraverso la pittura compio un "viaggio nell'universo", realizzo i miei sogni.

Spirito solitario, Mirandi cerca d’esprimere la propria capacità interiore attraverso quadri culturali senza regole creative. Nei suoi viaggi nell'universo, il pittore simbolizza se stesso nel rapporto con l'altro e con il mondo. Complimenti Mirandi.

Giacomo Tesi (Regione Oggi / Lazio) - luglio/agosto 1996 Roma

 

 

Il " Viaggio nell'Universo"

di

Leandro Mirandi

Monterotondo - E STATO davvero "Un viaggio nell'universo" l'esposizione pittorica di ispirazione astrale esposta dal 7 al 14 maggio 1994 al Centro Culturale Paolo Angelani di Monterotondo.

La mostra inaugurata dal sindaco Carlo Lucherini e dall'Assessore alla Cultura Savino Pedicelli, è stata illustrata dalla critica d'arte Anna Iozzino e dal giornalista Rai, Augusto Giordano, presente l'autore delle 100 opere esposte: Leandro Tonino Mirandi.

Nato a Trignano di Isola del Gran Sasso in provincia di Teramo, Mirandi viene dalla scuola di astrattismo di Mario Schifano.

Dal 1990 ha voluto iniziare autonomamente un discorso proprio scegliendo anche un proprio soggetto: il cosmo.

Non si sa bene se immaginato, intuitivo, sensato o meditato.

Partito dall'astrattismo Mirandi ha usato il cosmo per umanizzarlo; per dare ad esso respiro colore e vita dove il movimento che predomina è rotazione; ma in questa, vi sono fragori, esplosioni, sussulti e turbini con improvvisi saettanti di proiezioni cromatiche.

Una mostra che fa sognare questa di Mirandi che molti giovani dovrebbero visitare.

IL TIBURNO - 13 maggio 1994 Guidonia di Montecelio (RM)

 

 

"UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO"

con la pittura:

LEANDRO TONINO MIRANDI espone gli astri

Viterbo - "Un viaggio nell'universo" il titolo dell'esposizione di arte pittorica astronomica che si può ammirare in questi giorni presso la sala "Anselmi" di via Saffi. Autore della mostra è Leandro Tonino Mirandi, un giovane autore che s'è caratterizzato appunto per i soggetti di carattere astronomico.

Nella galleria sono esposte cento opere che rappresentano gli astri e il loro dinamismo cosmico. L'esposizione rimarrà aperta tutti i giorni fino al prossimo 17 giugno.

IL MESSAGGERO - 8 giugno 1994 Viterbo

 

 

LE MUSE

Viterbo - Domani verrà inaugurata presso la sala "Anselmi" in via Saffi la mostra dell'artista romano Tonino Leandro Mirandi. Saranno esposte un centinaio di opere pittoriche a carattere astronomico, oltre ad un omaggio al complesso "Le Orme" con una rivisitazione del pezzo "Felona e Sorona". La mostra resterà aperta fino al 17 giugno con orario 10 - 13 e 16 - 21

IL TEMPO - 5 giugno 1994 Viterbo

 

 

MIRANDI: MOSTRA DI SUCCESSO

La luminosità che ti conquista

Roma - NON è giunto inaspettato il successo alla mostra del pittore Mirandi presso il Centro Culturale S. Agostino. Era prevedibile per questo artista che già la critica aveva segnalato per l'originalità della sua ricerca che lo sta rendendo famoso. L'arte di Mirandi si impone al di là delle scuole per il fascino della dimensione fantastica nella quale si colloca l'estro del pittore: un mondo che tra l'altro ha peculiari caratteristiche "astronomiche": soli che srotolano i colori primari, chiare albe, profonde notti cosmiche costituiscono la gamma dei temi di un'espressione pittorica che ha fatto della luminosità la sua impronta di fabbrica.

Questa pittura è soprattutto un grande inno cosmologico, una "laude" cromatica al mistero dell'essere e della creazione, la ricerca di qualcosa di ineffabile che ha comunque a che fare con qualcosa di veramente premigenio e originario, il nucleo stesso della materia. "Le mie opere sono piene di colori, di esplosioni, di vibrazioni e di turbolenza", cosi ha detto Leandro Tonino Mirandi, che ha buon diritto può essere definito "pittore astrale" (ma come non segnalare anche, al di là dei temi cosmici, quei suoi famosi fiori, che sembrano vivi tanto più favolosi?).

La personale poetica di Mirandi è resa possibile dalla perfezione tecnica e formale, nonché da una determinata capacità di intuire e tendere poi sulla tela concetti come il tempo e lo spazio, in immagini di bellezza e di armonia che, in virtù della propria pregnanza, si fanno portatrici di autentici valori estetici, sociali ed ideologici. Come ha scritto di questo pittore Anna Iozzino "le sue opere compongono la storia segreta di un uomo del nostro tempo, saldamente legato al passato ed integrata alla storia di uno di noi. Giustamente l'associazione internazionale Aidac: gli ha assegnato il premio assoluto "Cosmogonia" poiché nei suoi quadri egli cerca di indagare l'evoluzione del mondo cosmico per risalire alle sue origini dipingendo immagini che vivono nell'ovattato silenzio e nelle luci irreali di lontane galassie"

Il Tempo - 14 aprile 1995 Roma

 

 

Mirandi

Roma - Si è conclusa con successo di critica e di pubblico l'esposizione di arte pittorica di Mirandi "Felona e Sorona". Nei nove giorni di esposizione presso la Basilica di Santa Maria in Monte Santo (Comitato Romano "Messa degli Artisti"), la rassegna - una rivisitazione pittorica dell'opera rock datata 1973 del gruppo "LE ORME" - è stata visitata da centinaia di persone.

IL TEMPO - 11 marzo 1997 Roma

 

 

IL TEMPO

(Teramo 16 settembre 1998)

ARTE

Personale di Mirandi

Teramo - Inaugurata presso l'aula magna del Convitto Nazionale "Delfico" di Teramo la mostra personale di Tonino Leandro Mirandi incentrata sulla rivisitazione pittorica dell'opera rock "Felona e Sorona" del gruppo LE ORME. La mostra resterà aperta fino al 26 settembre.

IL TEMPO - 16 settembre 1998 Teramo

 

 

LE STELLE DI MIRANDI

San Gabriele (TE) - Una nuova personale del pittore Tonino Leandro Mirandi è in programma per il prossimo dicembre all'Aquila. Nella Sala Chierici + Bastione Est del Forte Spagnolo il giovane artista di Trignano, paesino del Comune di Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo, esporrà 100 opere sul tema: "Gli astri e il loro dinamismo cosmico" e 13 opere in cui il pittore rivisita al pennello un'opera rock del gruppo storico "Le Orme": "FELONA e SORONA". Due telescopi completeranno l'insieme, a testimonianza della doppia passione di Mirandi: quella della pittura, appunto, e quella per l'astronomia. Non a caso, d'altronde, l'intera mostra ha come titolo: "Un Viaggio nell'Universo". Essa rimarrà aperta dal 1° al 20 dicembre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.

ECO di San Gabriele - novembre 1995 San Gabriele (Teramo)

 

 

LE OPERE DI TONINO LEANDRO MIRANDI

AL CASTELLO CINQUECENTESCO DELL'AQUILA

Con il vernissage dell'8 dicembre verrà inaugurata la mostra personale di Mirandi Tonino Leandro presso il Castello Cinquecentesco (Sala Chierici e Bastione Est) a L'Aquila.

Nella leggiadria delle immagini si inserisce il sottofondo musicale di una chitarra, esegue in ritmo per la ballata semplice, eppure di grande vitalità, c’è, anche, il canto dell’alba, delle nebbie, del sole.

Quando dipinge ha bisogno di ascoltare musica… ogni suo lavoro, pertanto, possiede la modulazione dei suoni.

La mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 20 dicembre 1995

Teresa Cassaro (riv. Image Roma) - dicembre 1995

 

 

L'ECO

Tonino Leandro Mirandi in mostra all'Aquila

L'UNIVERSO E IL CUORE

San Gabriele (TE) - Un'avventura nello spazio e nei colori. Tonino Leandro Mirandi, giovane pittore di Trignano di Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo, che già ha raccolto entusiastici commenti per le sue opere, ha di recente proposto quello che potremmo definire un nuovo suo viaggio. Nella suggestiva cornice del Castello spagnolo dell'Aquila, proprio durante le recenti feste natalizie, l'artista ha presentato un centinaio di quadri, proponendo ai visitatori una immersione nell'universo ricco ed intenso dei suoi colori. E, com'era nelle previsioni, la mostra si è tradotta in un successo.

Chi conosce il giovane pittore d'origine abruzzese (che risiede, però dal '71 a Roma), sa bene che ogni sua opera è un invito a percorrere un itinerario nell'atmosfera fredda ma affascinante dell'Universo. Si, i soggetti prevalenti delle sue opere, infatti, sono gli astri, le stelle, i pianeti, il cosmo.

Ma alla fredda e disumanizzata atmosfera stellare, Mirandi sostituisce con la forza dei suoi colori carichi e vivacissimi, un universo pieno di vita, ricco di armonia, in cui sembra, tra l'altro, che la presenza dell'uomo sia costante. Ecco perché i suoi quadri, oltre quello che rappresentano, paiono nascondere panorami terrestri.

Mirandi è un autodidatta che definisce le sue opere: "piene di colori, di esplosioni, di vibrazioni, di turbolenze". Non potrebbe essere diversamente, considerato anche che la fonte ispiratrice del pittore teramano è la musica. Si, come lo stesso Mirandi sottolinea sempre con entusiasmo, proprio il continuo richiamo alla produzione di uno degli storici gruppi rock italiani, "LE ORME", fa da sfondo al suo impegno artistico.

Ecco perché, allora, quella di Mirandi è una pittura che se pure prova a descrivere infinitamente grande, parte da un punto infinitamente intimo, personale, attingendo alle passioni più forti dell'autore: l'astronomia e la musica, appunto.

Proprio per assecondare tali passioni Mirandi ha preso a frequentare, anni fa, il laboratorio romano di Aldo Nicolini caposcuola assieme a Mario Schifano, della corrente pittorica che potremmo definire come "astrale". E forse proprio per naturale conseguenza di tali interessi, la tecnica di Mirandi appare dirompente, con quell'uso costante di olio, acrilico e smalto che sulla tela sembrano lottare tra loro per affermarsi l'uno sull'altro. Ne viene fuori una esplosione di colori, un insieme veramente suggestivo ed evocativo.

Il risultato, anche quando Tonino Leandro Mirandi invece dipinge semplicemente fiori o prati, è qualcosa che sta tra il sogno e la realtà, tra la rappresentazione del vero e il racconto di una illuminazione di fantasia. E non è difficile per chi osserva, trovarsi così, davvero partecipi di un viaggio, osservatori di una realtà sconosciuta; come l'Universo ma anche come il cuore di un uomo.

Nicola D’Annunzio (Eco San Gabriele) - San Gabriele gennaio 1996 Teramo

 

 

MIRANDI E LA PITTURA ASTRONOMICA

Colleverde (3 aprile 1997) di Patrizia Senatore

Ha chiuso i battenti da qualche settimana la grandiosa mostra di Tonino Leandro Mirandi presso piazza del Popolo a Roma: l'artista di Colleverde ha esposto numerose sue tele ispirate dalla musica "rock" classica dell'Lp "Felona e Sorona" del gruppo storico "LE ORME". Il successo è giunto pieno di ammirazione e simpatia per il talento di questo giovane artista originario di Trignano, piccolo paese, antica frazione del comune di Isola del Gran Sasso (TE).

Ammirazione per un tipo di pittura nuovo e forte nella sua capacità espressiva densa di emozione, simpatia per la capacità e per le doti che Mirandi è riuscito ad affinare come autodidatta.

Se per sei anni ha infatti prestato servizio presso l'Arma dei Carabinieri nella capitale, ben presto ha capito che la sua strada era un'altra, rapito più dal fascino dell'arte che da quello della divisa.

E' così passato a lavorare come dipendente del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e ad interessarsi di pittura. Un bel salto, da un lavoro ad un altro completamente differente. "Ho fatto anche l'imbianchino - tiene a precisare Mirandi sfogliando i numerosi cataloghi delle sue esposizioni - Ero stato scelto a quattordici anni da una ditta per la mia fantasia nella realizzazione di motivi sulle pareti". Ma quando ha iniziato a dipingere qualcosa di altro dai muri? "E' difficile da spiegare perché è una storia lunga - ricorda con soddisfazione - Mi era sempre piaciuta l'arte ma non sentivo una forte emozione, finchè un giorno passeggiando con un amico per le strade di Roma, mi disse se volevo fargli compagnia nel fare una visita. Voleva rivedere un caro conoscente pittore: siamo entrati nello studio e c'era questo suo amico che stava dipingendo. Era Aldo Nicolini, noto artista della scuola di Mario Schifano: sono rimasto affascinato da queste cose particolari, strane, piene di colori violenti o pacati, comunque armoniosi, che lui dipingeva. E poi tutte le tele, sia che ritraessero delle figure sia che fossero astratte, erano di grande formato. Lì per lì senza pensarci troppo chiesi se avesse qualche schizzo o uno scarabocchio da regalarmi, lui mi disse di ripassare dopo qualche giorno. Quando andai a trovarlo di nuovo, non pensavo che si sarebbe ricordato di quella richiesta, invece, mi propose di collaborare con lui. Il regalo me lo fece tanto tempo dopo, dipingendo un armadio con il sistema solare. Io intanto imparavo a gestire la mia irruenza e il mio desiderio di dipingere senza schemi, in modo istintivo, orientandomi verso un tipo di pittura astronomica". Una pittura davvero interessante, che attualmente vanta centinaia di tele originali ed innovative esposte in tutta Italia e giudicate positivamente da diversi critici, ma soprattutto quadri che parlano a tempo di musica di pensieri poetici con frasi delle ORME, gruppo stimato moltissimo da Mirandi, e colori che smuovono le corde del cuore.

Patrizia Senatore (Tiburno) 3 aprile 1997 - Monterotondo Roma

 

 

TONINO LEANDRO MIRANDI

La Cosmogonia come ricerca della Verità Assoluta

Una serie di mostre antologiche, di cento opere ciascuna, dal 1994 ai giorni nostri, hanno evidenziato come siano stati degli anni fondamentali nella vita e nella intensa ricerca pittorica, senza pause e contraddizioni, di Tonino Leandro Mirandi, che nel pieno della sua maturità umana ed espressiva, intende l’arte come l’unica attività capace di giustificare la propria esistenza nella creazione di immagini di bellezza e di armonia che, in virtù della propria pregnanza, si fanno portatrici di autendici valori estetici, sociali, ideologici e morali.

Quella di Tonino Leandro Mirandi è una pittura che nasce da una personale poetica, lirica e sperimentale al tempo stesso, le cui linee operative si muovono sia alla conquista di una possibile perfezione tecniche e formule sia lungo itinerari contenutistici capaci di evocare un mondo di idee e di fantasie ed un malinconico e forte sentimento dello spazio e del tempo.

Ed è così che le sue opere, splendidi paesaggi terrestri ed astrali, colti nella loro pura essenza atmosferica, attraggono il fruitore per una scommessa poesia che si fa espressione e stile per la vibralità luministica e per le particolari scelte cromatiche ora con preziose modulazioni tonali, ora accostando colori reali ed immaginari con risultati che accrescono la sua e la nostra libertà rispetto alla limitazione del mondo sensibile.

Le sue esplorazioni nello spazio, negli abissi e sulla terra sono rivoli e spruzzi magmatici che si coagulano in particolari architetture cromatiche con autonomi impulsi vitali capaci di svelare la sua coscienza di artista ed il tormento della sua vita alla ricerca di una luce in grado di rischiare le ombre e gli eniomi della verità che si cela, come nella serie di opere Felona e Sorona, l’una radiosa e serena l’altra infelice ed ombrosa, in una dualità dilaniante senza possibilità di appagamento e soluzione.

La natura fantastica delle sue creazioni lo spingono spesso ad allontanarsi dalla terra su cui vive e volare negli spazi infiniti tra sconosciute galassie e vie stellari, ma inevitabilmente anche nello spazio Tonino Leandro Mirandi porta la tavolozza rutilante delle grandi metropoli con i suoi colori smaltati, psichedelici, fluorescenti, la violenza dei mass-media, il contagio consumistico di tutto ciò che brilla per essere venduto vincendo una scommessa fondamentale: quella di tramutare le sue passioni, le sue rabbie, i suoi errori, il suo spirito critico in fantasie e poesia.

I suoi fiori sembrano nati dalla profondità del mare come struttura plurime di sentimenti e di ricordi ancestrali. Le forme vivono negli abissi del mare o negli spazi siderali o sulla terra legati da una logica interna, da rapporti rigorosi che allargano e rendono più misterioso l’orizzonte dell’ignoto in cui l’artista, come un antico argonauta alla ricerca della verità assoluta tenta di ritrovare la saggezza e le indicazioni degli astrologi.

Le sue opere, tutte insieme, compongono la storia segreta di un uomo del nostro tempo, saldamente legata al passato ed integrata alla storia di ognuno di noi. Giustamente l’Associazione Internazionale AIDAC nel maggio del 1994 gli ha assegnato il Primo Premio Assoluto Cosmogonia poiché nelle sue opere cerca di indagare l’evoluzione del mondo cosmico per risalire alle sue origini dipingendo immagini che vivono nell’ovattato silenzio e nelle luci irreali di lontane galassie.

Anna Iozzino (L’Attualità) - maggio 1997 Roma

 

 

Osservando le stelle nel giardino dei Cigni

(Una folta presenza di appassionati e curiosi fino a notte fonda)

Monterotondo - …Intorno alla fontana invece, una ventina di tele, opere del pittore di Colleverde di Guidonia, Leandro Tonino Mirandi, celebre per il suo genere di pittura con tecnica mista di olio, acrilico e smalto, di pittura astronomica. "Non si tratta solo di dipingere le mie personali osservazioni della volta celeste - spiega Mirandi - quanto di interpretare il senso di smarrimento ed estasi davanti allo spettacolo dell'insondabile e di ciò che è inesplorato". Un'esplosione di colori e suggestioni visive che catturano gli occhi! "Un contributo importante quello di Mirandi - spiega Sergio Piazza presidente dell'Associazione Insieme…

Patrizia Senatore (Tiburno) - Monterotondo 12 giugno 1997 Roma

 

 

ARTE E CULTURA

MOSTRA PITTORICA "FELONA E SORONA"

Una rivisitazione pittorica che fa riferimento ai frammenti dell'opera Rock come "FELONA e SORONA" del 1973 del famoso gruppo italiano "Le Orme", che simboleggiano la storia dedicata a due pianeti come "Felona e Sorona".

FELONA e SORONA: ovvero una suite su due pianeti gemelli distanti chissà quanti anni luce l'uno dall'altro, ma che gravitano nello stesso cosmo.

I pianeti del sogno e della speranza ma diversi:

Però un incantesimo trasforma fino al momento in cui i due mondi si scontrano annientandosi a vicenda.

Le Orme nell'anno 1973 incidono un Lp dal titolo "Felona e Sorona".

Sono questi due nomi inventati, rappresentano due pianeti immaginari e simboleggiano l'eterna antitesi fra bene e male, due elementi condizionanti nella storia dell'uomo e che hanno dato dispute filosofiche.

Questi due pianeti forse rappresentano una storia di un lontano sistema solare…forse quello futuro...

Una rivisitazione pittorica su "Felonae Sorona", interpretando ogni brano dell'album con un'opera dipinta.

Sono dieci opere pittoriche esistenti ai brani dell'opera musicale, più un'opera (1) dedicata al gruppo nel periodo della turnèè in Inghilterra nel 1973. Altri 5 dipinti sono in più, con titoli ripetuti, ma con idee, fantasie ampliate ma sempre sullo stesso discorso. Una ricerca personale inerente all'opera musicale con forte tendenze astronomiche sempre inerente quello che accade nel cammino della nostra esistenza.

Opere che fanno parte con 100 opere astronomiche all'esposizione pittorica astronomica: "UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO" che da alcuni anni porto in giro in tante mostre nelle città…

Questo è il titolo: (Un viaggio nell'universo) che sta riscuotendo un grande successo di pubblico...tanti consensi, interesse e curiosità...esposizione che ha portato ogni volta migliaia di persone…più si sono aggiunte notizie, pareri, scritti, ecc. da parte della carta stampata (giornali, riviste, ecc…).

Le opere, i dipinti su "Felona e Sorona" sono quadri di varia grandezza dai 70x50, 80X60, 100x70.

E sono tutte collezioni private (come sono alcune delle opere astronomiche). Sono esposte assieme alle 100 opere astronomiche già: - Biblioteca Comunale - a Moterotondo; - Palazzo della Provincia - a Viterbo; - Chiesa San Giuseppe - a Isola del Gran Sasso (TE); - Museo Nazionale (Castello Forte Spagnolo) - a L'Aquila.

Mirandi Tonino Leandro (Regione Oggi) - marzo/aprile 1997 Roma

 

 

MOSTRE

MOSTRA DEL PITTORE TONINO MIRANDI

Felona e Sorona: i pianeti del sogno e della speranza

Tonino Mirandi, allievo di Aldo Nicolini (della scuola di Mario Schifano), giovane pittore di origine abruzzese, dall' 1 al 9 marzo ha esposto a Roma le sue opere presso la Basilica di S. Maria in Monte Santo "Comitato Romano Messa degli Artisti".

Il tema predominante della mostra è stato la rivisitazione pittorica dell'opera rock italiana degli anni '70: fonte di ispirazione lo storico gruppo rock "Le Orme".

Mirandi ha iniziato il suo cammino pittorico sette anni fa e dunque ha segnato anche l'inizio, con la sua tecnica astrale, "del seminare colori nello spazio".

A giudizio della critica risulta tra le grandi firme dell'arte contemporanea. Una prestigiosa giuria, in occasione del Premio Internazionale di Trastevere, organizzato, dall'Aidac, lo ha scelto tra i cinque artisti selezionati ad esporre opere insieme a grandi maestri d'arte contemporanea.

"I concetti di diversità e mutazione di un principio e una fine della vita a cui anche il nostro sistema solare è soggetto", la passione per l'astronomia e la musica de Le Orme "Felona e Sorona", sono la molla che hanno fatto scattare l'inizio della sua attività artistica.

Felona e Sorona è la storia dedicata a due pianeti: due forme di vita contrappone tra di loro nella storia dell'uomo. Due pianeti gemelli, distanti chissà quanti anni luce l'uno dall'altro, ma che gravitano nello stesso cosmo. Gemelli ma diversi: l'uno radioso pieno di luce e di amore; l'altro buio e infelice.

Alla fine i due pianeti si scontrano annientandosi a vicenda.

Felona e Sorona non esistono: simboleggiano l'eterna antitesi fra bene e male.

Roma è stata una delle tante tappe dell’esposizione di Mirandi. Diverse città hanno ospitato le sue mostre apprezzando a pieno lo stile di Mirandi.

Controcorrente, impulsivo, reattivo, sempre pieno di voglia di cambiare: così si presenta Tonino Leandro Mirandi. "Distaccato dagli altri pittori perché vuole modificare la sua pittura in ogni momento, con il rischio di perdere qualcosa ma con la certezza che solo così rimarrà sempre viva".

Mirandi vive l'arte pittorica come "un momento di riflessione, di comunicazione", all'interno di una quotidianità che "ci allontana l'uno dall'altro, dove regna troppa ipocrisia, egoismo, indifferenza".

Per le sue opere usa la tecnica mista di olio, acrilico e smalto.

La ricerca dell'artista è quella di avvicinarsi sempre di più alla "fonte di origine" anche se è l'uomo, alla fine, il protagonista delle sue opere.

E allora l'uomo, piccola parte dell'universo, diventa "l'universo stesso in una esplosione di colori".

E lo spettatore ignaro, di fronte alle sue opere, riesce finalmente a sognare e vedere, insieme all'artista, "Felona e Sorona": i pianeti del sogno e della speranza.

Maria Letizia Clarici (riv. Parlamento ) - aprile - luglio 1997 Roma

 

 

"IL MONDO DI MIRANDI VA OLTRE LE STELLE ED E' FATTO DI BONTA"

…Allora io già ho avuto occasione… ormai da qualche tempo di occuparmi delle opere di: Tonino Mirandi, che ha un altro nome… mi sembra Leandro, ecco…

Già dalla prima volta, diciamo, sono rimasta proprio sorpresa da questo suo mondo interiore. Che viene espresso in una maniera cromatica molto, molto personale!

Questo è un mondo … eh sì!, che va oltre, va oltre le stelle… però, parte, secondo me, dal di dentro…, un mondo sognato forse, dal Mirandi! Eh! La vita di oggi! La gran confusione! Oggi siamo qui in questa splendida parte della chiesa di Santa Maria in Monte Santo… a due passi c’è piazza del Popolo… è un pullulare di gente, ma io lo preferisco quando è in solitudine e senza tanta confusione…

Perciò… il mondo che Mirandi sogna forse è proprio il mondo fatto di bontà, questo può anche emergere da questi quadri, dalle tonalità cromatiche che sono sempre morbide, piene di personalità…

E’ sicuramente un pittore dalla personalità molto spiccata. Che ha però contemporaneamente quel dentro di pulizia che può emergere questi colori. Questo per esempio (indicando l’opera: "…Sospesi nell’incredibile") che abbiamo è come se fosse un sogno, è un mondo sognato, è un mondo che probabilmente tutti vorremmo, vorremmo vivere, che però ci dobbiamo accontentare di vedere nelle opere del Mirandi.

Io ho già scritto varie volte di lui e continuerò a scrivere, perché è un artista che merita un’attenzione particolare.

Mara Ferloni (L’Attualità) - novembre/dicembre 1997 Roma

 

 

IL CORRIERE LAZIALE

(Roma) del 2 marzo 1997

di Franco Rossi

Mirandi sulle "Orme" degli anni '70 con il sogno di

"Felona e Sorona"

Sulle orme (ed è proprio il caso di dirlo, come vedremo) della fortunata trasmissione televisiva di Fabio Fazio e Claudio Baglioni, "Anima mia", calza a pennello la rivisitazione pittorica dell'opera rock dello storico gruppo "Le Orme" e del suo epico album "Felona Sorona" (1973).

Ad averla eseguita è stato l'artista Leandro Tonino Mirandi. D'origine abruzzese, residente a Colleverde di Guidonia, giovane, Mirandi vanta al suo attivo diverse esperienze espositive: due anni fa la personale al Centro culturale "Paolo Angelani" biblioteca Comunale di Monterotondo; lo scorso anno ha esposto in una personale alla nota Libreria Internazionale "Remo Croce" di Roma, con ospite il critico d'arte Vittorio Sgarbi.

Grande cultore del rock degli anni '70 ma soprattutto fan scatenato del gruppo "Le Orme", Mirandi è presente da ieri sere (e fino al 9 marzo) nella Basilica Santa Maria in Monte Santo (chiesa gemella o degli artisti) di Piazza del Popolo con i suoi quadri, il tema della mostra non poteva essere "Felona e Sorona", i pianeti del sogno e della speranza. Ovvero, una suite su due pianeti in una tematica poetica sul profilo di due mondi che si assimilano. "Due pianeti fratelli, ma diversi - scrivono Aldo Tagliapietra e Tony Pagliuca, leaders de "Le Orme" - l'uno radioso di luce, l'altro infelice e sempre buio. Ecco che l'Essere Supremo di fronte alla dimenticanza dei sudditi, dirotta il suo sguardo sul pianeta triste. E per un brevissimo impercettibile attimo i pianeti fratelli si trovano inebriati dalla potenza di luce amore e vita, entrambi felici. Ma il precario equilibrio dura lo spazio di un sorriso e al diapason dell'attrito i due mondi si annientano a vicenda". Una straordinaria metafora sul senso della vita che Mirandi traduce in pittura con le opere "Ritorno al nulla", "Felona e Sorona": i pianeti del sogno e della speranza, "Felona: il pianeta del sogno" e con il quadro-poster "Anni '70: Le Orme". All'inaugurazione sono intervenuti i giornalisti: Augusto Giordano, Mara Ferloni, Antonio De Marco e Salvatore Fiorucci, i critici d'arte: Maria Teresa Palitta, Anna Iozzino, Teresa Cassaro e Nicolina Bianchi.

Franco Rossi "Il Corriere Laziale" - 2 marzo 1997 Roma

 

 

IL SENO E L'ARTE

(intervista a cura di Patrizia Senatore)

"QUANDO SI DIPINGE - SPIEGA MIRANDI - SI RISCHIA DI PERDERE LA NATURALEZZA E LA PUREZZA DELLA DONNA.

DISEGNARE IL SENO E' LA COSA PIU' GIUSTA, COME DARE UN TOCCO DI CLASSE, ACCAREZZARE IL CORPO DI UNA DONNA".

Il seno e l'arte

Mirandi, pittore: "Il seno è il cuore esterno di una donna"

"Il seno è un elemento importante, è il cuore esterno di una donna. Come si possono definire? "Oggetti misteriosi": a pera, a mela, ad arancio, a mandarino, a pomodori… a volte anche "a noci": chi più ne ha più ne metta e se ne inventa".

Con queste parole l'artista di Colleverde, Leandro Tonino Mirandi spiega il suo rapporto a livello artistico, ma non solo, con la parte più "sporgente" del corpo femminile. Pittore e grafico, Mirandi, classe 1963, dipinge da diverso tempo, vantando una stupenda collezione di quadri ad argomento astronomico, una vera "chicca" della sua produzione, è una raccolta di 17 disegni di nudo femminile.

"Ho disegnato "Gabriela" la modella" al corso frequentato allo studio d'arte "Il Ponte" a Roma - spiega Mirandi - Poi, in un secondo tempo, il tratto a matita è stato ritoccato con il carboncino da una studentessa di architettura, conosciuta ad una mia mostra. Si trattava di un'artista di 22 anni, Luigia Flacco. Con il suo intervento i disegni sono diventati dei veri pezzi unici, originali, con la firma di due autori". "Il seno ha sicuramente un fascino seduttivo non indifferente.

"Più che disegnato il seno va accarezzato. A me piacciono né piccoli né grandi: quelli troppo grossi è meglio lasciarli perdere. Sono freddi, un fuoco di paglia, "la latteria inutile". I più bei seni sono quelli "a pera", poi va a finire che ognuno si tiene quello che ha".

Il tratto di Mirandi accarezza con segno tenue della matita curve morbide, calde… ma sono sempre disegni che non vengono dipinti.

"Quando si dipinge - spiega Mirandi - si rischia di perdere la naturalezza e la purezza della donna. Disegnare il seno è la cosa più giusta, come dare un tocco di classe, accarezzare il corpo di una donna. Così, con tre o quattro segni, delle curve, delle piccole sfumature, nasce un'opera d'arte, un omaggio alla donna che è lei stessa un'opera d'arte".

Patrizia Senatore (Tiburno) - Monterotondo 15 gennaio 1998 Roma

 

 

I PIANETI IMMAGINARI DI TONINO MIRANDI

Roma - Conclusa con successo la rivisitazione pittorica di Leandro Tonino Mirandi sull'opera rock dello storico gruppo "LE ORME" che tanto successo ebbe nel 1973. La mostra, allestita nella Basilica di Santa Maria in Monte Santo (piazza del Popolo - Roma), ha offerto ai visitatori il volto di Felona e Sorona, i pianeti immaginari del sogno e della speranza. Le opere, eseguite magistralmente a tecnica mista (olio, acrilico, smalto) svolgono il tema cosmico-spituale che, dal tempo della genesi, invita alla meditazione tra le armonie delle ipotesi e il fluire delle certezze. Mirandi è un pittore che ha posto la radice in luogo fertile per tendere verso l'alto con la solennità esplicita dell'uomo che, ammirando il cielo, scopre l'universo e i misteri dell'ordine. Cioè l'amore.

Maria Teresa Palitta (il Secolo d'Italia) 14 novembre 1997 Roma

 

 

Sessanta opere per un "Viaggio nell'Universo"

MIRANDI: un pittore "cosmico" a Nord-est

La mostra alla Galleria Borghese di Mentana

Si concluderà venerdì 24 luglio

E' stata inaugurata sabato 11 luglio presso la Galleria Borghese di Mentana l'esposizione di arte pittorica-astronomica "…Un viaggio nell'universo" di Tonino Leandro Mirandi, una delle cinque mostre a tema unico che già ha riscosso ampi consensi in diverse città d'Italia. All'inaugurazione, presentata da Cosmo Sallustio Salvemini, sono intervenuti l'Assessore alla cultura Sergio Barbadoro, Augusto Giordano, giornalista Rai GR2 e Domenico Jacobellis, presidente della Pro Loco di Colleverde.

La mostra, composta da una parte delle opere pittoriche del Maestro Mirandi sugli astri ed il loro dinamismo cosmico, rappresenta un percorso pittorico, un lavoro lungo e complesso, divertente ed avventuroso dell'artista, uno studio approfondito e rinnovato, da lui iniziato sin dal lontano 1990. Filo conduttore unico e protagonisti principali della mostra sono i pianeti, le sfere celesti, 60 opere pittoriche che parlano di un viaggio pittorico-astronomico verso l'ignoto attraverso cui si ha la sensazione di passeggiare in un labirinto pieno di luci e di colori, in una città di un altro pianeta, quello del futuro. E' un modo di raccontare un viaggio verso l'immenso,, l'immaginario, è come rivivere una lunga notte buia dal cielo stellato e scoprirne il mistero e il volto dei pianeti.

Maestro di pittura, autodidatta astrattista informale, Tonino Mirandi proviene dalla nota Scuola Romana della corrente "pop-art" di Mario Schifano ma dal 1990 ha autonomamente iniziato un proprio discorso pittorico.

Pittore rivoluzionario, Mirandi ama definirsi "il pittore della verità", l'artista della pittura astronomica, dello spazio, dell'universo, del cielo.

La mostra "Un viaggio nell'Universo" verrà riproposta nel mese di agosto a Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo.

"Sono un tipo ribelle, rivoluzionario, controcorrente, sempre con la voglia di cambiare, ma sono soprattutto il pittore della verità, quello che in ogni opera racconta una storia, un cammino della vita…" Così si presenta Tonino Leandro Mirandi, il giovane artista nato in provincia di Teramo, ma da tempo residente a Colleverde di Guidonia, dalle cui opere, piene di colori, di vibrazioni e di affascinanti esplosioni, emerge lo stimolo quotidiano e autobiografico che si traduce in una dinamica altamente poetica.

Mirandi, perché "Un viaggio nell'Universo"? "Perché "Un viaggio nell'Universo" rappresenta il racconto della mia partenza immaginaria, seguita dal piacere di tornare…" Come ti appare l'Universo? "Come una volta infinita, una grossissima cupola…" Come ti è nata la passione per l'osservazione del cielo? E' nata tanto tempo fa… Ero piccolo, piccolissimo e mi chiedevo cosa fossero tutti quei puntini luminosi nel buio del cielo notturno. Alcune notti vedevo le grandi stelle - Venere, Giove, Marte, Saturno - altre notti no. Mi accorgevo di vari cambiamenti, ma non capivo." L'arte è stata quindi un mezzo per estrinsecare le tue emozioni? "No, solo per dare un messaggio agli altri, a quelli che non sanno…, perché c'è poca informazione in questo campo…" Cosa significa per te dipingere? "Significa divulgare, creare, inventare. Per me dipingere è qualcosa di immediato. Mi piace modificare la pittura in ogni momento, con il rischio di perdere qualcosa, ma con la certezza che solo così rimarrà sempre viva. La mia pittura è come un'introduzione al movimento…" Perché hai scelto di dedicarti alla pittura astratta? "Perché a mio parere più l'arte si allontana dalle cose reali, più riesce a trasmettere emozioni particolari e sentimenti." Ma allora lo faresti davvero questo viaggio nell'Universo? "Certo! Guarda che sono già in viaggio!" Quindi per te è un sogno… "No! E' la verità… Però è impossibile…"

Laura Leone (Tiburno) - 23 luglio 1998 Mentana Roma

 

 

MOSTRA PITTORICA DI MIRANDI A ROMA

Roma - E' stata inaugurata lo scorso 27 aprile e si protrarrà fino a domenica 3 maggio l'esposizione di arte pittorica di Leandro Tonino Mirandi, "Felona e Sorona", presso l'Accademia Internazionale "Sant'Agostino" di via del Corso 45 a Roma. La mostra personale del pittore di Colleverde, una rivisitazione pittorica dell'opera rock del 1973 del gruppo storico "Le Orme", comprende "I pianeti del sogno e della speranza", "Una suite su due pianeti", "Una tematica poetica sul profilo di due mondi che si assimilano". Orario di aperture: tutti i giorni dalle 10 alle 20.

IL TIBURNO - 29 aprile 1998 Guidonia Montecelio (RM)

 

 

L'ECO

MUSICA E PITTURA

Nel 1973 "Le Orme" tirarono fuori dal loro cilindro magico "Felona e Sorona". Avevano già inciso "Ad Gloriam" (1969), Collage (1971), e Uomo di pezza (1972). Era un gruppo famosissimo, osannato dalla critica e amato dal pubblico sia italiano che internazionale. Con "Felona e Sorona" tentarono, per quel periodo l'impossibile: proporre un'opera rock che avesse uno sviluppo logico, tempi e temi da sinfonia. Il disco narrava la storia di due pianeti gemelli, distanti anni luce, ma che gravitavano nello stesso cosmo. Pianeti fratelli ma diversi, mondi del sogno e della speranza: l'uno, radioso, pieno di luce e amore e sempre in letizia. L'altro, un minuscolo coriandolo, buio e infelice. Un incantesimo li trasforma fino al momento in cui i due mondi si scontrano annientandosi a vicenda. Si rinnova, così, l'eterna antitesi tra la vita e la morte, tra un uomo e una donna, tra il bene e il male, tra il giorno e la notte.

…Leandro Tonino Mirandi, pittore di Isola del Gran Sasso, informale e materico, ha tradotto in quadri, opere, segni grafici, masse di colori, il lavoro delle "Orme" fino a disegnare e concepire e far percepire semplicemente "note".

Il mio - dice Mirandi - è un viaggio artistico che porta lontano, ad osservare l'affascinante mondo dei pianeti e delle stelle e il loro dinamismo cosmico (l'origine, l'espansione, la luce, la vita, la collisione, la distruzione).

I colori, la tecnica mista, la passione e l’assoluta capacità di rendere i cromatismi di un’opera così complessa, hanno fatto di Mirandi (allievo della scuola romana di Mario Schifano), uno degli artisti più originali del panorama pittorico italiano.

Massimo Consorti (riv. Eco San Gabriele) ottobre 1998 Teramo

 

 

…Oggi a Colleverde un Grande protagonista della Cultura Pittorica Italiana, il Grande Maestro Mirandi che seguo da anni e che dipinge l'infinito con vera ricerca e professionalità..., di Mirandi ho parlato più volte in RAI, e un Maestro di pittura e il pittore di sempre! Da Cattolico auguri di bene, possiamo dire che: oggi qui vediamo…, e "ARTE"!!!

Augusto GIORDANO giornalista RAI GR2 - Roma

 

 

MOSTRE

Successo della personale di Mirandi

Viterbo - GRANDE successo per il pittore Leandro Tonino Mirandi che dal 6 al 17 giugno ha esposto i suoi lavori nella Sala Anselmi di via Saffi a Viterbo.

Circa 3.000 visitatori hanno osservato attentamente la personale dal titolo "Un viaggio nel l'universo" 100 le opere esposte che richiamavano gli astri e il loro dinamismo cosmico.

Il Maestro Leandro Tonino Mirandi è stato definito un ricercatore attento del tutto, in grado di percepire nell'infinito momenti stupenti di pittura astronomica. attraverso le pagine de Il Tempo - ha dichiarato l'artista - vorrei ringraziare tutti i viterbesi e gli amministratori che mi hanno dato l'opportunità di esporre le mie opere alla Sala Anselmi.

Spero di tornare a Viterbo per far vedere a un pubblico attento e competente altri lavori.

Di R.V.

Il Tempo - 19 giugno 1994 Viterbo

 

 

ORIGINALE ESPOSIZIONE DI MIRANDI A ISOLA

Il Centro (10 agosto 1994) Teramo

Isola del Gran Sasso - "Felona e Sorona" è il terzo lp delle Orme, gruppo storico del pop italiano. Ora a quell'opera rock (una splendida suite di 40 minuti), dedicata a due pianeti, simboli del rapporto uomo-donna, si ispira una sezione dell'originale mostra "Un viaggio nell'universo", del pittore Tonino Leandro Mirandi. L'esposizione di isola è stata inaugurata venerdì scorso nella chiesa San Giuseppe, alla presenza del sindaco Fiore Di Giacinto, e del presidente della Pro Loco Clara Vanda De Plato. Presenti circa 400 persone.

La mostra comprende oltre 100 opere d'arte fantastica, che guidano il visitatore verso la visione di mondi affascinanti, comprese le tele dedicate all'album delle Orme (risalente al '73), e ognuna intitolata facendo riferimento ai frammenti della suite (Sospesi nell'incredibile, Felona, La solitudine di chi protegge il mondo, L'equilibrio, Sorona, attesa inerte, Ritratto di un mattino, All'infuori del tempo, Ritorno al nulla). L'esposizione, poi, è completata dalla presenza di due telescopi.

Quella di Isola è il terzo "Viaggio nell'Universo" approntato da Mirandi, dopo le mostre di Monterotondo e Viterbo, dove il pittore è stato elogiato anche da illustri critici, come Augusto Giordano, secondo il quale "il maestro Mirandi sulla tela butta il colore lontano, nell'infinito e nello spazio, e non torna mai indietro". Mentre la dottoressa Anna Iozzino ritiene Mirandi un pittore che "si avvicina ai grandi, come Schifano e Pollock".

"La mia arte è errante, senza regole" ha affermato in una recente intervista Mirandi "dipingere per me è un fatto spontaneo e immediato, in poche parole libero" Da ricordare che la mostra resterà aperta al pubblico, nella chiesa di san Giuseppe, fino al 20 agosto

IL CENTRO (Quotidiano dell'Abruzzo) 10 agosto 1994 - Teramo

 

 

Un successo l'esposizione di Isola

IN VIAGGIO FRA LE STELLE

CON IL PITTORE MIRANDI

Isola del Gran Sasso - Si è rivelato un vero successo la mostra di pittura personale del maestro Mirandi, approntata nella chiesa di san Giuseppe. Circa cinquemila i visitatori, in appena quindici giorni, per ammirare un'esposizione originale e di grande fascino. L'arte pittorica di Mirandi, infatti, è legata al mondo del fantastico, con forti particolarità "astronomiche", come lo stesso titolo della rassegna, "Un Viaggio nell'Universo" dimostra.

Apprezzamenti di pubblico e di critica sono venuti anche per la sezione di opere dedicate all'album del gruppo di pop italiano "Le Orme", intitolato "Felona e Sorona" e dedicato alla storia di due pianeti di un lontano sistema solare.

Artista di origine abruzzese, ma da anni abitante a Roma, Mirandi dopo aver frequentato per tre anni lo studio di Aldo Nicolini, della scuola di Mario Schifano, ha iniziato un discorso pittorico personale. Lavorando con tecnica mista (olio, acrilico, smalto ed altri colori sintetici), Mirandi è approdato a risultati semi-astratti, ottenendo vari premi e riconoscimenti; ma soprattutto elaborando opere di grosso impatto poetico ed evocativo.

Il Centro - 29 agosto 1994 Pescara

 

 

MOSTRA DI MIRANDI

Mostra di Mirandi: il pittore teramano Leandro Tonino Mirandi espone in questi giorni nella sala CHIERICI e BASTIONE EST del Castello Spagnolo in una personale suggestiva dal titolo "UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO" e di "FELONA e SORONA". Mirandi e nato a Trignano di Isola del Gran Sasso TE e dal 1971 si è trasferito a Roma dove ha potuto dare maggiore sfogo alla sua passione per la pittura coniugando la sua personalità con l'astrattismo in genere….

Il Messaggero - 17 dicembre 1995 Aquila

 

 

C R I T I C A D’A R T E

Leandro Tonino MIRANDI

"pittura al verticale"

Maestro della tecnica mista e cantore dell’universo, Mirandi collega cieli ed acque in un abbraccio cromatico forse inimitabile.

La nappa del cielo e il cuore della terra esplodono al tocco delle sue dita che vogliono più che mai spiegare l’armonia attraverso l’amore.

Rimasi incantata dinanzi alle sue opere e mi chiesi quale vento lo spingesse verso i traguardi futuri.

Non è certo il nuovo ad attrarlo, ma il mistero della Genesi che piega i violenti e premia le anime aperte verso le conquiste: in tal senso è l’eterno presente a stimolare in lui l’estro inesauribile, ora centrato sui pianeti, ora tra le erbe e si coglie la fragranza sentendosi avvinti dalla flora, mezzo spettacolare per dire quanto grande sia la cellula vivente che nutre e orienta le creature.

Tutto è un rigoglio d’armonia: è come se avessimo dinanzi "i forzieri del Regno" che attendono d’essere raggiunti ed usati, attendono l’abbraccio e le menti avide di linfa e di luce, la luce dei primordi che continua il suo moto suscitando danze di colori.

Lo stile di Mirandi è realmente una danza; ma il vento che lo muove non è altro che ardore, cioè il desiderio di cogliere attraverso l’oro del tempo, il segreto dei millenni, inciso in una cellula: la vita! Ardore in chiave d’armonia, inesorabile e incentrato, più che sulle domande, sulle risposte.

Ecco, questa è la vita! Panoramica di luci e ombre, lucentezza assoluta, trasparenza e linguaggio per gli eletti, cioè coloro che amando benedicono e operando trasmettono la più alta gamma di valori.

Spirito libero e cercatore di stelle, offre la possibilità di decidere, attraverso la lettura dei quadri, quali sia il vento migliore per trasportare semente, la buona semente delle "certezze", universalmente valide: noi siamo coloro per i quali è stata creata la terra; ed ecco la terra, con le smisurate bellezze che la sovrastano e la circondano, la popolano e la rendono un cammino straordinario di crescita, per quanti ne rispettano le leggi, quelle naturali, fatte di ordine laboratorio.

E’ certamente un vincitore, tra i pittori del nostro tempo, lo dice la sontuosità con la quale partecipa, elemento stesso nel giardino dei viventi che spesso alludono ma non compiono come egli compie quel terribile salto di qualità che è "addentrarsi nel mistero", accarezzando, nei versanti, la mappa spettacolare cui apparteniamo.

E’ vero, il sistema planetario ci sovrasta e pare debba schiacciarci con la sua potente bellezza. Ma Tonino Leandro Mirandi, contrappone, con altrettanta forza, i piccoli fiori, amplificati dall’ingegno, per meglio servire la natura, per rendersela amica, per suonare sulla famosa arpa del silenzio, la canzone dell’universo, cioè aderenza, intelligenza, capire, smuovere le acque perché rassodino le zolle e la luce sorga dalla montagna.

Bello il giallo-oro, l’azzurro e il viola! Tutto partecipa nella corsa smisurata per la conquista del Regno! Mirandi concretizza il desiderio del volo: egli ci invita ad escludere qualunque cosa che non miri alto per essere liberi.

Ecco, la sua pittura è un canto di libertà. Questa è la ragione per la quale pensai al vento, guardando le sue opere. Un canto che non prevede soste di pensiero ma arrendevolezza nelle mani di Dio per essere più forti, per essere veramente esploratori di luce. Mirandi non fa salti nel buio alla ricerca del nuovo ma continua a camminare sui sentieri antichissimi del cosmo. Questa è la sua creatività: avvicinarsi sempre più alla fonte d’origine.

Maria Teresa Palitta (Regione Oggi) - settembre/ottobre 1996 Roma

 

 

I COLORI DEL VENTO

Il vento, grande elemento della vita cosmica, domina e avvolge tutte le forze della natura, dà movimento a tutto ciò che Dio ha creato.

Se la luce è vita…che cos'è il vento?

Forse la forza della vita…?

Un fenomeno che spezza la monotonia.

Il vento viene da molto lontano, percorre deserti e città e nel suo lungo cammino porta con sé vita e distruzione…

Il vento prima deposita, poi spazza via polvere d'oro per tutto l'universo…

Il vento quando arriva dà impulso alle anime perse della natura umana, dona colore, calore, bellezza, libertà…

"I COLORI DEL VENTO" è il tema di alcune opere dipinte ispirate ad un discorso astro-ecologico, è anche "Tema Centrale" di una serie di mostre programmate nel tempo, tuttora alla decima edizione. E Tale tema è stato elaborato riferendosi al vento e alla "…Voce per la sua libertà" che è anche un richiamo alla libertà di ognuno di noi "che il tramonto porta via…" intanto nel frattempo Mirandi T. L. festeggia il suo decimo anno di attività culturale… Oggi il M° vanta al suo attivo circa 68 mostre collettive (tutte di grossa importanza), ben 48 mostre Personali, esponendo in varie città d'Italia, con una produzione artistica di circo duemila opere su grafico, oltre trecento tele, una ventina di disegni (tutti pezzi unici con formato medio-grande, oltre i 70X50). Opere esistenti in tutto il mondo in collezioni pubbliche e private.

Bibliografie: con i quattro volumi pubblicati fino ad oggi, si possono trovare in tutte le maggiori Biblioteche Nazionali del mondo, nelle maggiori città d'Italia, nel Lazio e Abruzzi anche nelle biblioteche locali.

Sito internet: www. toninomirandi.it

Sito internet: www. leorme. alma. it (leorme. org)

Antologia (editore S.C. G. Sallustio SALVEMINI) - 2000 Roma

 

 

PITTURA E STELLE A MORLUPO

Inaugurata il 14 novembre la nona edizione della mostra di Tonino Mirandi "Felona e Sorona" presso la Biblioteca Comunale di Morlupo (RM). La mostra pittorica è il completamento di un lavoro iniziato nel '90, un viaggio nel cosmo, nell'evoluzione e nella distruzione della vita, che mette insieme le passioni dell'artista: la musica degli anni '70, l'astronomia, la poesia e la pittura. L'esposizione ospita 26 opere pittoriche, di dimensioni piuttosto ampie. Il disegno è spontaneo, carico di colori, senza regole, Mirandi improvvisa, cerca di cambiare, rinnovarsi per arricchire se stesso e altro.

Dipingo un po’ per capriccio, un po’ per sentirmi libero, senza limiti, senza condizionamenti. Poi ho iniziato collaborando con il mio amico Nicolini che è stato in un certo senso, anche il mio maestro - racconta l'artista - cercando di dare delle idee, degli spunti. Poi però mi rendevo conto che la sua elaborazione non corrispondeva alle idee originali e così ho pensato di cimentarmi anch'io in campo pittorico. L'esperimento mi è riuscito ed ho continuato. Ho molti progetti per il futuro ed ho ancora tante storie da raccontare".

Marina Di Pietro (Tiburno) - 25 novembre 1998 Roma

 

 

MIRANDI, UN PITTORE D'AVANGUARDIA

Mirandi, un pittore d'avanguardia: parlare di Leandro Tonino Mirandi vuol dire parlare di un pittore d'avanguardia, se noi guardiamo bene queste forme artistiche, ci rendiamo conto come siano legate le radici sociali della nostra epoca, perché adesso la vera pittura d'avanguardia è attraversata da due linee operative generali come, per esempio, la coesistenza dei linguaggi e il "novatismo" culturale. Questo fenomeno emigratorio ha portato nuova linfa vitale all'interno di tutte le arti e quindi questo cambio, diciamo, di sistema di valori ha avuto anche un grande impatto sia sul livello espressivo, sia sul livello formale dell'immagine stessa. Tonino Leandro Mirandi va al di là del viaggio su questo pianeta, perché ci propone addirittura un viaggio spaziale, un viaggio all'interno del cosmo… Racconta attraverso immagini molte evocative e pregnanti, nel senso che va al di là del più immediato significato; ci propone addirittura una storia, già raccontata in musica da "LE ORME", che è uno dei gruppi storici più importanti della musica rock italiana negli anni '70, quella di due pianeti "Felona e Sorona" (sono due pianeti, che girano nello stesso cosmo; l'uno è radioso, pieno di luce, l'altro invece gira nel vuoto, abulico, come un coriandolo impazzito; e poi questi due pianeti ad un certo punto si avvicinano e si assimilano, si scontrano e ritornano al nulla).

Essi rappresentano la vita stessa con tutta la sua dialettica, cioè con le sue forze opposte del bene e del male, della vita e della morte, delle luci e delle ombre. Quindi, mi sembra che, in questo senso, Tonino Leandro Mirandi ci fornisca un reportage grafico e visivo di grande pregnanza, perché ci spinge ad un viaggio all'interno del cosmo per trovare l'armonia, per ritrovarla anche dentro noi stessi, perché è sempre un viaggio che va dall'interno all'esterno, dall'esterno all'interno fino veramente ad arrivare alle radici della individualità dell'artista stesso.

Il mio è un parere certamente favorevole! Conosco la pittura di quest'artista da tanti anni! Ho presentato già a Mentana una sua personale e quindi le sue linee operative mi sono note, ma posso dire che il suo linguaggio, per concludere, è di immediata comunicazione, perché arriva dritto al cuore del fruitore.

Anna Iozzino (l'Attualità) - marzo 1999 Roma

 

 

Stralci di intervista di Mirandi all'artista Giovanna Monesi

…Un anno fa ero presente alla cerimonia della donazione al comune di ISOLA del Gran Sasso (TE) del monumento "Contro la guerra per la pace" presso il parco pubblico…ci sono state tante critiche contrastanti sulla tua opera…forse non lo sai, e non lo saprai mai…ricordo allora, dissi una cosa importante e forse sono stato l'unico ad apprezzare la tua opera e capire bene la tua espressione artistica…dissi queste parole: "Ho una grande ammirazione per il tuo coraggio (che molti non hanno) e la tua forte personalità…hai sfidato tutto e tutti nel presentare una vera e propria opera d'arte…poca gente potrà capire, brava affronti veramente dei temi culturali artistici, di grande livello, senza mai scendere a compromessi. Tutti si aspettano (come capita spesso in giro) da un'artista il solito "quadro bello" da mettere in una parete. Ma quelle cose non diventeranno mai delle vere e proprie "Opere d'Arte!". Dopo quelle parole molto forti che hai sentito dire da me, cosa hai pensato? R.: Nulla, hai rafforzato ancora di più la mia iniziativa culturale…ed ho capito che anche Mirandi non dipinge per fare un piacere alla gente, complimenti!

Mirandi (l'Attualità) - settembre 1999 Roma

 

 

IL SECOLO d'ITALIA

Roma - Tonino Leandro Mirandi: inserito ormai nella migliore linea della pittura contemporanea, la cui logica compositiva si strutturalizza in un colore puro a smalto, dato come gesto e come sentimento…

IL SECOLO d'ITALIA - 19 ottobre 1999 Roma

 

 

MUSICA E POESIA NELLA PITTURA

La mostra di Tonino Mirandi alla Galleria Borghese

Mentana - Un centinaio di visitatori ha assistito, martedì 29 giugno, all'inaugurazione della mostra di pittura "Felona e Sorona", due pianeti immaginari, di Tonino Leandro Mirandi, allestita nella Galleria Borghese di Mentana. La suggestiva mostra, una rivisitazione pittorica che comprende 21 opere ispirate a frammenti delle poesie e delle canzoni dell'omonima opera rock del 1973 del famoso gruppo storico "Le Orme", rappresenta una tematica poetica sul profilo di due mondi che si assimilano, in una fusione tra la musica, poesia e astronomia nella pittura, unica nel suo genere. "Quest'0pera mi colpisce in fondo all'anima suggerendomi concetti di diversità e di mutazione - spiega Mirandi - di principio e di fine della vita". L'undicesima edizione della mostra, che proseguirà fino al 12 luglio, va a concludere il lungo lavoro elaborato dal pittore, iniziato nel lontano 1990. Nel corso dell'inaugurazione è stato anche presentato il prossimo importante progetto che Mirandi realizzerà in vista del Giubileo, su invito del sindaco di Isola del Gran Sasso, paese d'origine del pittore. Si tratta di una nuova rivisitazione tratta dall'opera rock delle ORME "IL FIUME".

Laura Leone (TIBURNO) - 7 luglio 1999 Mentana

 

 

MIRANDI: UN ARTISTA, UN PITTORE "ASTRONOMICO"

Colleverde - Ha saputo coniugare con grande equilibrio due mondi apparentemente distinti a non incontrarsi mai, l'arte e l'astronomia, fino a farli diventare un sogno, un'illusione, un'eterna ricerca.

Nasce così la pittura "astrale" di Tonino Leandro Mirandi, abruzzese di origine, ma da anni residente a Colleverde di Guidonia. "E' un sogno di tutti quello di passeggiare nello spazio - spiega Mirandi - tra i pianeti, le comete e le stelle e scoprirne il mistero…"

Mirandi è riuscito a creare un linguaggio pittorico innovativo di grande impatto poetico. Un pittura che ha come costante punto di riferimento la "pop-art" di Mario Schifano e segue la vicina corrente di Andy Warhol e James Pollock. Inquieto, ed intuitivo, Mirandi è però un uomo che ama esprimersi senza condizionamenti, come nel suo "Viaggio nell'Universo", un variopinto percorso artistico che lo porta ad osservare l'affascinante volto dei pianeti e delle stelle e il loro dinamismo cosmico. In questo viaggio sono inserite anche opere pittoriche che simboleggiano la storia dedicata a due pianeti come "Felona e Sorona", pianeti del sogno e della speranza, e fa riferimento ai frammenti dell'omonima opera rock del 1973 del famoso gruppo storico italiano "Le Orme".

Mirandi compone nel suo studio-laboratorio di Colleverde, sul cui terrazzo sono sistemati due telescopi, strumenti di studio, di osservazione e di studio, di osservazione e di esplorazione dello spazio, che gli suggeriscono atmosfere e suggestioni per i suoi paesaggi astrali.

E' qui che lo intervistiamo. Come ti è nata la passione per l'osservazione del cielo? "Mi è nata tanto tempo fa. Ero piccolo e mi domandavo cosa fossero tutti quei puntini luminosi nel buio del cielo notturno. Alcune grandi stelle a volte le vedevo, altre notti no. Mi accorgevo dei vari cambiamenti e non capivo. Una cosa che mi è rimasta sempre impressa nella mente è stata l'eclissi solare del '61. Ero piccolo, era un giorno normale in cui non si faceva scuola ed ero felice per questo… Si era fatto giorno, il sole era alto. Ma inaspettatamente, lentamente, tornò buio, eppure il cielo era sereno. Era una nottata improvvisa, era un buio diverso del solito… Scappai di corsa verso casa, chiamando mamma! Ero intimorito. Alcuni minuti dopo, lentamente tornarono la luce, il giorno, il sole. Purtroppo non ci capii niente, ero troppo piccolo… Da qui è nata la mia passione per l'astronomia, che non mi ha più lasciato e torna sempre nei miei quadri." Qual è secondo te il pianeta più affascinante? "E' come mettersi di fronte a dieci belle donne. L'imbarazzo è nella scelta… La loro diversità porta a soffermarsi su tutti, ognuno di loro possiede un mistero. Però Nettuno è il pianeta che mi piace di più. I suoi colori, il suo mistero. Amo Venere per la sua brillantezza nel cielo del mattino e della sera. Giove, Saturno, Urano e il già detto Nettuno, gassosi, violenti, giganti, quasi simili tra loro, freddi e lontani, misteriosi. Marte, il pianeta di tanti misteri, Mercurio, l'infuocato più vicino al Sole e Plutone, il più lontano e il più piccolo… Infine Vulcano e il pianeta X, il decimo, entrambi presunti, l'uno prossimo al Sole, l'altro alla ricerca dell'esistenza." Come ti sei predisposto per la prossima eclissi totale dell'11 agosto? "Sono molto interessato a questa eclissi, il cui cono d'ombra coprirà l'Europa del centro-nord, i paesi dell'Est, L'Asia centrale e l'India. Ora che sono maturo e più cosciente, sono pronto a rivivere l'avventura dell'eclissi, questa volta da esperto. Andrò in giro per la Svizzera, l'Austria e la Germania, portandomi dietro tutto il materiale necessario per fare fotografie. Questo mi servirà anche per stimolare nuove fantasie pittoriche…"

Laura Leone (IL TIBURNO) - 21 luglio 1999 Mentana (RM)

 

 

LA MOSTRA DI MIRANDI A ROMA IL 1° FEBBRAIO

Il Tiburno (26 febbraio 2000) di Laura Leone

Roma - Sarà inaugurata il prossimo 1 febbraio presso l'Accademia Internazionale "Sant'Agostino", in via del Corso 45 a Roma e proseguirà fino al 7 febbraio l'esposizione di arte pittorica "Il Fiume…della Vita nel Giubileo del Duemila Verso il 3° Millennio" di Tonino Leandro Mirandi, quotato pittore di Colleverde di Guidonia. "Il Fiume" è un opera rock del noto gruppo "Le Orme" pubblicata nel 1996, una suite in cui un tema unico ha un filo conduttore unico. Una metafora: la storia di un uomo e, nello scorrere del tempo, tra mille difficoltà, tra gioie e dolori, arriva al mare, alla "Grande acqua".

L'artista si è ispirato al racconto dell'opera musicale interpretandolo, dipingendolo brano dopo brano, e da ognuno di essi ha ripreso i titoli degli undici tempi della "suite" originale. Mirandi ha schizzato le serie di quindici opere, aggiungendone poi altre quattro aventi riferimento più vicino ai luoghi del comune di Isola del Gran Sasso e al Giubileo. Le opere saranno quindi presentate nel corso di una mostra itinerante anche a Guidonia, Mentana e Morlupo.

Laura Leone (Il Tiburno) - 26 febbraio 2000 Mentana (RM)

 

 

Una mostra alla galleria di Torlupara di Mentana

"IL FIUME" DI MIRANDI

Torlupara - Inaugurata sabato 1° aprile la mostra del pittore Mirandi alla galleria "Superficiale" in via 4 novembre a Torlupara.

Ventiquattro tele, il lavoro di tre anni, per rappresentare il fiume, quello della vita e quello del paese natale, Isola del Gran Sasso in Abruzzo.

Il fiume anche parodia dei sentimenti e della vita spirituale, dal Tevere che lambisce San Pietro a Roma al fiume Mavone che bagna San Gabriele, il primo la sede del Giubileo mondiale, il secondo sede del Giubileo Abruzzese. Mirandi, definito pittore astronomico per le sue opere sempre sospese fra cielo e terra, fra storie quotidiane e spirituali, nelle ultime opere fonde poesia e musica, con un risultato altamente emotivo. La mostra resterà a Torlupara fino al 30 di aprile.

IL TIBURNO - 5 aprile 2000 Guidonia (RM)

 

 

ESPOSIZIONE DI ARTE PITTORICA DI MIRANDI

Guidonia - Si terrà fino al 28 ottobre presso la biblioteca comunale di via Moris, a Guidonia, l'esposizione di arte pittorica di Mirandi dal titolo: "Il Fiume…della vita". Patrocinata dall'assessorato alla Cultura, la rivisitazione pittorica trae lo spunto da alcuni frammenti dell'anonima "suite" de "Il Fiume".

Ideato, progettato, interpretato, raccontato, adattato alle caratteristiche della zona del comune di Isola del Gran Sasso - San Gabriele - Trignano (TE)… il protagonista principale il fiume "Mavone". L'apertura della mostra osserverà gli orari della biblioteca.

IL TIBURNO - 11 ottobre 2000 Guidonia (RM)

 

 

UNA MOSTRA PER COLLEVERDE

"…dalla finestra"

Dal 1 al 15 ottobre 1999 Mirandi T. L. espone presso la sede della Pro-loco di Colleverde di Guidonia (RM). L'artista presenta una serie di opere dal titolo: "…I COLORI DEL VENTO" ovvero "…dalla Finestra", con un filo conduttore a carattere "Astro-Ecologico" e sono alcuni frammenti di una produzione con argomento principale "l'attualità a Colleverde" zona residenziale a Nord-Est di Roma bloccata dal traffico…oggi nulla è rimasto del verde da cui il nome proveniva: "Colleverde", molte delle opere infatti portano il titolo dedicate al passato: "Ricordo di un sogno giallo", "…Alla finestra: ricordo di un sogno giallo"; oppure "I colori del Vento", "E' un'immagine che il tramonto porta via", "Il Rifugio dei sogni", "Canto di primavera", "La luce che ruba anche la luna", "Voce per la sua libertà", "Sognando anche la luna", "Mondo antico", "L'immensità del vento", "Mentre muore il giorno", "La luna è caduta nel mio giardino", "Dove brilla la tua luce", ecc… Ricordo quel tempo (al mio arrivo a Colleverde il primo giorno nel lontano 1977) quando la zona era circondata da campi di grano, distese di girasoli ecc… e, da questi campi spesso primeggiavano papaveri tra le erbacee sempre verdi assieme ad altri fiori…, essi spiccavano e brillavano nelle distese tra il verde che circondavano il "colle"…, oggi sostituito con il "cemento" (tutte costruzioni e palazzi) la vita rallentata dal traffico…, le colonne di macchine (ferme bloccate) lungo la Nomentana mentre la vita scorre lentamente frenata tra lo smog e attese di una strada variante che non arriva mai… Intanto Mirandi festeggia i suoi dieci anni di attività e di ricerca pittorica che cade esattamente il 10 ottobre…

Mirandi (l'Attualità) - ottobre 1999 Roma

 

 

IL "POEMA GIUBILARE" ATTRAVERSO LE IMMAGINE DELL'ARTE FIGURATIVA

…Le diciotto opere poggiano sulle grande acque, sentiero del battesimale e lavacro in Dio, oceano senza limiti, e si accordano - per assenza tematica - al Gruppo Musicale "LE ORME" dalla cui Opera Rock Mirandi ha trattato ispirazione pittorica. Il "Fiume" è una "suite" pubblicata nel 1995. Metafora a tema unico, con un filo conduttore. Sgorgato in alta montagna (vicino a Dio) il "Fiume" è la storia di un vecchio, che vive lungo le rive "e raccontano di uomini e mondi lontani. Stringe un ramo già secco di ulivo. Brucia l'incenso che sale nel cielo". I testi, di Aldo Tagliapietra, emanano le fragranze antiche, le quali - come il fiume - sfociano nelle grande acque. Il mare. Ed ecco il poema, o sintesi di sincronie perfette. Le musiche sono composte da Tagliapietra, Dei Rossi, Sartori, Bon. Per mobili convergenze, l'ispirazione dipinta narra le armonie del fiume nelle fasi mirabili del percorso umano. Mirandi, assimilando il messaggio del Gruppo, che nasce dal Gran Sasso, territorio di San Gabriele e centro di irradiazione da cui si diramano le proposte della salvezza…

Maria Teresa Palitta ( l'Attualità) - maggio 2000 Roma

 

 

IL FIUME DELLA VITA NEL GIUBILEO DUEMILA

…Nel suo insieme per l'esecuzione, ideata e progettata da Tonino Leandro Mirandi - inserito ormai nella migliore linea della pittura contemporanea la cui logica compositiva si strutturalizza in un colore puro, dato come gesto e come sentimento - evidenzia tutte queste problematiche di fine millennio ed il desiderio dell'uomo di ritrovare, attraverso i valori spirituali ed estetici, l'armonia con la vita del cosmo. Dopo le grandi mostre precedenti - come "Un viaggio nell'universo", "Felona e Sorona", "Astro-Ecologia", "I colori del vento" - anche in questa mostra "Il Fiume della Vita nel Giubileo del Duemila" quest'artista dimostra di creare le sue opere nell'ansia di penetrare sempre nuove realtà interpretate in chiave di luci e di ombre, di forme di spazi ed i luoghi rappresentanti acquistano una pregnanza quasi rituale e metafisica. Il risultato formale resta in biblico tra rappresentazione ed astrazione, tra arte e religione, tra ipotesi fantastiche e realtà, tra coscienza individuale ed incoscio collettivo.

Anna Iozzino (l'Attualità) - marzo 2000 Roma

 

 

Il pittore Mirandi espone nel suo paese di origine

Teramo - Leandro Tonino Mirandi torna a casa, ad Isola del Gran Sasso, con una rassegna pittorica che verrà inaugurata stasera alle ore 21 presso la chiesa di San Giuseppe. "Il Fiume della Vita nel giubileo del Duemila verso il Terzo Millennio" è il titolo della mostra, con l'esposizione di 24 opere, tutte di grandi dimensioni, che traggono spunto di una composizione musicale di rock classico, "Il Fiume" del famoso gruppo storico "Le Orme", che terrà un concerto a Isola del gran Sasso il 12 agosto alle ore 21.

La rivisitazione pittorica è ambientata proprio ad Isola del Gran Sasso, dove Mirandi è nato ed è vissuto nel periodo della sua infanzia, e l'artista si è ispirato al fiume Mavone, che scende a valle tagliando la "Vallata siciliana".

IL TEMPO - 4 agosto 2000 Isola del Gran Sasso (TE)

 

 

IL FIUME…NEL GIUBILEO DEL DUEMILA

L'artista teramano Tonino Leandro Mirandi, offre in questo volume uno straordinario esempio di fusione tra la musica e la poesia nella pittura. L'opera rock delle "ORME" rivisitata con 27 opere pittoriche incentrate sul luogo e sulla cittadina di Isola del Gran Sasso, San Gabriele e Trignano per il Giubileo che ha il suo fulcro a Roma, in Piazza San Pietro. Un'inclinazione creativa, quella del maestro Mirandi, davvero unica le cui opere, realizzate con tecnica mista basata su olio, acrilico, smalto ed altri colori sintetici, saranno esposte il prossimo 4 agosto ad Isola del Gran Sasso, e il 7 ottobre a Guidonia.

Gino Consorti (Editoriale ECO srl, San Gabriele) - 2000 Teramo

 

 

L'autore si è ispirato a una celebre opera rock delle ORME

UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO

Mostra di pittura astronomica al Castello

L'Aquila - "Un Viaggio nell'Universo" è il titolo di una rassegna di pittura che si tiene dal Castello Spagnolo nella sala Chierici e Bastione Est, del Castello Cinquecentesco. In particolare c'è l'esposizione di cento opere in cui si parla di astri e del loro dinamismo cosmico e di 13 opere in cui c'è la rivisitazione di "Felona e Sorona", una vecchia opera rock del gruppo "Le Orme" ancora in attività. L'inaugurazione della mostra si terrà l'8 dicembre alle ore 16.30. Presentazione critica della dottoressa Teresa Cassaro, la mostra resterà aperta fino al 20 dicembre. Gli orari di visita vanno dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. E' prevista la presenza all'inaugurazione di autorità civile.

Con le sue opere l'autore propone un sorta di viaggio immaginario intorno all'universo con le immagini di pianeti, satelliti e comete, un mondo avvolto nel mistero all'insegna di un dinamismo cosmico. "In questo viaggio - dice Mirandi - "sono inserite anche opere pittoriche che simboleggiano la storia dedicata a due pianeti come "Felona e Sorona" pianeti del sogno e della speranza e si fa riferimento ai frammenti dell'opera rock del 1973 del famoso gruppo italiano delle Orme" . "I lavori" si legge in una critica "compongono la storia segreta di un uomo del nostro tempo saldamente legata al passato e integrata alla storia di ognuno di noi. Per questo l'Associazione Internazionale "Aidac" gli ha assegnato il primo premio assoluto di "Cosmogonia", "poiché nelle sue opere cerca di indagare l'evoluzione del mondo cosmico per risalire alle sue origini dipingendo immagini che vivono nel silenzio e nelle luci irreali di lontane galassie".

IL CENTRO - 8 dicembre 1995 L'Aquila

 

 

ORME ISPIRATRICI

Isola del Gran Sasso - "Felona e Sorona" è il titolo della mostra del pittore isolano Tonino Leandro Mirandi ambientata da oggi fino a domenica 16 agosto nella sala consiliare di Isola (orario 9/12 e 17/23). L'esposizione, patrocinata dal comune, è annunciata come "rivisitazione pittorica dell'opera rock del '73 delle ORME, uno dei gruppi storici del progressive italiano, che appunto 25 anni fa pubblicò l'Lp "Felona e Sorona", suite su due pianeti gemelli.

IL CENTRO - 7 agosto 1998 Teramo

 

 

Sabato a Isola

LE ORME A UNA MOSTRA DI PITTURA

Isola del Gran Sasso - La mostra del pittore Leandro Tonino Mirandi intitolata "Un Viaggio nel Cosmo": "FELONA e SORONA", in svolgimento dallo scorso 7 agosto nella sala civica di Isola del Gran Sasso e inserita nell'ambito delle manifestazioni di "Isolaestate", è stata prorogata fino al prossimo sabato 22 agosto in modo da consentire al gruppo rock italiano delle ORME di visitarla. "Felona e Sorona", infatti, è l'opera rock delle Orme che ha ispirato Mirandi, e le Orme si esibiranno sabato sera a Castelli. La visita del gruppo musicale alla sala civica avverrà alle 17.30.

IL CENTRO - 20 agosto 1998 Teramo

 

 

Al Convitto

MOSTRA DI MIRANDI

Teramo - E' in corso al convitto nazionale "Delfico" la personale di Tonino Leandro Mirandi. "Felona e Sorona", dalla musica alla pittura è una rivisitazione pittorica dell'opera rock del 1973 del gruppo italiano "Le Orme". La mostra si può visitare tutti i giorni, fino al 26 settembre, dalle 9 alle 14 dalle 16 alle 20.

IL CENTRO - 16 settembre 1998 Teramo

 

 

"FELONA E SORONA"

Questa sera chiude i battenti

Teramo - Si chiude oggi la mostra "Felona e Sorona", del pittore Tonino Leandro Mirandi, ospitata nell'Aula Magna del Convitto Nazionale "Delfico". L'esposizione, patrocinata da Comune e Provincia di Teramo e Regione Abruzzo, è una "rivisitazione pittorica dell'opera rock del '73 delle Orme", uno dei gruppi simbolo del progressive italiano, che appunto 25 anni fa pubblicò l'Lp "Felona e Sorona", suite su due pianeti gemelli. Il disco ha ispirato i quadri di Mirandi (una ventina le opere esposte, eseguite a tecnica mista) ciascuno recante il titolo di un frammento delle poesie dell'album. "Felona e Sorona", prima di Teramo e dopo Roma era stata ospitata in estate nel municipio di Isola del Gran Sasso.

IL CENTRO - 26 settembre 1998 Teramo

 

 

Isola del Gran Sasso

MOSTRA DI MIRANDI

Isola del Gran Sasso - S'inaugura alle 21, nella chiesa San Giuseppe di Isola del Gran Sasso, la mostra di Leandro Tonino Mirandi intitolata "Il Fiume della vita nel Giubileo del duemila verso il terzo millennio". La personale del pittore isolano presenta 24 opere che traggono spunto dalla suite "Il Fiume" delle ORME, gruppo storico del progressive italiano, e rendono contemporaneamente omaggio al Mavone, corso d'acqua della Valle Siciliana. La mostra di Mirandi, resterà aperta sino al 20 agosto negli orari 10 - 13; 16 - 19; - 21 - 24. Con questa rassegna si conferma il legame tra il pittore e il complesso delle Orme, atteso in concerto a Isola 1l 12 agosto.

IL CENTRO - 3 agosto 2000 Teramo

 

 

LE ORME stasera in concerto a Isola

Con un concerto in programma questa sera si concluderà la giornata a Isola il concerto del gruppo storico italiano della musica "rock" "LE ORME" che raggiunse il successo alla fine degli anni '60 con "Senti l'estate che torna", "Irene", Gioco di bimba", Felona e Sorona", "Canzone d'amore", "Figure di cartone", ecc… I cantanti, sono legati al paese teramano per una consolidata amicizia con l'artista isolano Leandro Tonino Mirandi, si esibiranno nella piazza principale riproponendo alcuni dei brani più conosciuti del loro repertorio. Il concerto sarà preceduto da una visita alla mostra pittorica dal titolo "IL FIUME…della Vita…nel Giubileo del Duemila" realizzata da Mirandi che, in molte sue opere, si è lasciato ispirare dai testi delle canzoni del gruppo veneziano. La mostra pittorica, allestita nella chiesa San Giuseppe, resterà aperta fino al 20 agosto.

Manuela Martella (Il Centro) - 12 agosto 2000 Teramo

 

 

IL FIUME…DELLA VITA NEL GIUBILEO…DI MIRANDI

Ovvero: MIRANDI sulle ORME del Fiume MAVONE

Con la 5° edizione si è chiusa la serie di mostre dedicate al "Giubileo del Duemila"… E' stata una grande esperienza: tanto pubblico, tante soddisfazioni e non solo… Alla fine sono felicissimo di aver dato un piccolo contributo al Giubileo…culturalmente parlando… Con la mia interpretazione "Il Fiume…" ho tirato in ballo tante cose a me care come il fiume Mavone… Possiamo dire che è il fiume della vita di noi tutti…gli abitanti di tutta "La Valle Siciliana", sito nel comune di Isola del Gran Sasso, il Santuario di San Gabriele, Trignano (TE). Vorrei ringraziare padre Maurizio: simbolo dei giovani…, come anche il gruppo storico italiano "Le Orme" autore dell'Opera Rock "IL FIUME" per avermi dato con la loro opera musicale l'ispirazione per le mie opere pittoriche. Nel caso in questione, l'opera musicale è adattabile anche al Giubileo del 2000 (come riferimento alla zona di Isola del Gran Sasso che domina la vallata del fiume "Mavone". Con questa mia opera il fiume Mavone diventerà famoso (oggi non lo è molto) insieme a Trignano (mio paese natale) e…all'artista autore della rivisitazione… Vorrei ringraziare tante altre persone che nel mio decennale, giunto alla 46° mostra personale, hanno fatto molto per me e in particolare cito e ringrazio: Augusto Giordano (giornalista RAI GR2), Cosmo G. Sallustio Salvemini (direttore del periodico "l'Attualità"), Francesco Rocco Arena (l'addetto alle pubbliche relazioni), Anno Iozzino e Maria Teresa Palitta, Teresa Cassaro e Mara Ferloni (tutti bravissimi critici d'Arte), e altri giornalisti e critici come Laura Leone, Patrizia Senatore, Teresa Reale, Maria Durante del "Tiburno". Si ringrazia anche la redazione de "Il Tempo", "Il Messaggero", "Il Secolo d'Italia", "Il Centro", senza dimenticare "L'Eco di San Gabriele" (nella figura di padre Vincenzo Fabri…). La mia esperienza artistica è anche la continuazione del mio "impegno" a collaborare con bravi pittori, maestri e disegnatori: cominciai con la giovanissima e bellissima disegnatrice Nadia Olmo, poi con un'altra avvenente e bionda disegnatrice di moda Rita Belpasso, ma il mio periodo di apprendimento più importante col M° Aldo Nicolini (per molti anni allievo di Mario Schifano maestro ed ideatore della "Famosa Scuola Romana pop-art" che a sua volta seguiva And Worhol e Jackson Pollock…) e ho infine avuto una parentesi con B.

Con la 6° edizione le rassegne pittoriche continueranno in futuro solo con le opere dedicate al "Fiume"…, ridotte da 27 a 20 opere pittoriche… Il ciclo il "Fiume" va ad aggiungersi alla passata esperienza collegata a "Felona e Sorona" (un'altra "suite" musicale de "Le Orme"). Delle undici edizioni messe in mostra in giro per l'Italia hanno usufruito ben più di trentamila visitatori. Come stabilito da tempo col B., l'esperienza finisce qui…! Rimane il forte sentimento di "amicizia" e la ennesima chiusura di un ciclo legato all'improvvisazione fatta stile di vita… Non è stato facile per me far capire a B. la mia iniziativa culturale… Forse non la capirà mai …! A mio parere le cose belle e interessanti sono belle proprio perché durano poco…! E' giusto dopo un ciclo tornare in libertà e continuare ognuno il proprio percorso di vita… Questo inserimento provvisorio voluto dal sottoscritto non è stato un'ottima esperienza, come era nelle previsioni. Si è trattato solo di un breve periodo e per correttezza ringrazio di nuovo B…, (che è già stato ben ringraziato del resto fin dal primo momento). Ritengo di avergli creato una dimensione di vita artistica che lui sicuramente non avrebbe mai sognato…, ma il risultato non è stato tanto brillante… Artisticamente la fusione è stata interessante e ritengo quindi che dal lato artistico il risultato ci sia sicuramente stato (oggi abbiamo entrambi più forza in un cammino verso il futuro…), ma la mia amarezza rimane sempre! In dieci anni di attività pittorico-culturale (scaduta il 10 ottobre 2000)…ho conosciuto tanti pittori, artisti, promotori culturali, associazioni, Pro-loco, assessorati alla Cultura, ecc e finti "Praticanti e Mestieranti" tanti, tanti… E' difficile trovare una persona (tra artisti, critici e organizzatori) che realizzi qual cosa per amore della ricerca o, come dire, della cultura…c'è troppa tendenza a farsi coinvolgere dall'interesse! Questo è grave! Sono amareggiato! Troppa pressione e troppa rivalità! Per non dire incompetenza e indifferenza! La burocrazia? Tutta una finzione! Nessuno sa mai nulla! Tutti "sembrano" cascare dalle nuvole…! "Sembrano" senza amore! Penso che tutti abbiamo capito il "gioco"! Perché? L'Arte è libertà, libertà espressiva… E' continua ricerca…! Purtroppo per altri non è così e l'Arte ha bisogno di qualcos'altro!

Mirandi (una parte pubblicate sull'Attualità") - Roma 2000

 

 

LO STREPITOSO SUCCESSO DEL COMPLESSO "LE ORME"

Il Gruppo storico della Musica "Rock Progressive" italiana (famosissimo negli anni '70) "LE ORME" è come la Juventus! Amato e odiato, invidiato e stimato dappertutto, hanno tifosi ovunque. Abbiamo simpatia e ammirazione sia per "Le Orme" che per la Juventus (così come V. Sgarbi, di padre Maurizio, V. Mazza e tanti altri personaggi), abbiamo frequentemente vissuto osservando tra i vari "tifosi" e personaggi citati. Abbiamo compreso le tante dicerie e pareri. Con le mie mostre a tema (oggi ne posso contare quarantasei) ho avuto tali esperienze...

Certamente "Le Orme" non sono più come negli anni '70 durante i quali trionfavano ovunque, anche all'estero…, e quando soprattutto erano più giovani e il "Rock" andava per la maggiore.

Ora, purtroppo lo spazio è loro completamente negato dai produttori e meno male che molti gruppi dell'epoca (anni '70) si auto gestiscono e hanno il coraggio di esibirsi e fare ancora rivivere quei momenti anche a giovani nuovi amatori (e ce ne sono tantissimi) i quali possono così assistere a dei veri spettacoli di musi e non esaltare la solita "canzonetta". La storia delle "ORME", dei concerti dal vivo continua ancora ed è quella della musica colta, impegnata, di qualità. Sapevamo e abbiamo capito e compreso che a molti dei nostri compaesani (quelli di Isola) non è tanto piaciuta quella musica! Si aspettavano canzonette, mentre "Le Orme" hanno all'attivo ben diciassette opere musicali CD oppure LP e si tratta di musica di qualità, di pezzi soprattutto strumentali, di lunghe "suite" alternati tra alti e bassi di sonorità musicali, con rientri di cantato, di storie a tema unico a suddivise in vari frammenti, con titoli e sottotitoli. Dei loro spettacoli non bisognerebbe perdere un solo minuto.

Da ricordare che "Felona e Sorona", l'altra opera musicale delle "Orme" rivisitata nella mia pittura, con le undici edizioni realizzate in varie città d'Italia, ha già portato all'attivo oltre trentamila visitatori! Visitare una mostra non deve essere una cortesia, ma deve venire dall'amore per l'arte! Bene! Con il successo di pubblico di Isola del Gran Sasso venuto da tutte le parti d'Italia anche la musica delle "ORME" ha riconfermato che la qualità non è acqua. Si tratta di musicisti veri, di grandi compositori bravissimi ad esibirsi con stile e serietà.

Mirandi-Morgante (Attualità) - gennaio 2001 Roma

 

 

MIRANDI: sulle ORME del Fiume MAVONE

Di recente è uscita una video cassetta che contiene un cortometraggio, intitolato "Il fiume della vita…, ovvero: Mirandi sulle Orme del Fiume Mavone". L'autore di questo cortometraggio è il noto pittore Leandro Tonino Mirandi, che ne ha curato la regia, oltre ad averlo interpretato con notevole capacità artistica. Le riprese sono state realizzate da Claudio Mirandi, il montaggio è stato affidato a Di Sabatino Ubaldo di Ascoli. "Il fiume della vita" racconta la vita dell'uomo (il vecchio) che vive lungo il fiume.

Il fiume nasce ed ha fonte in alta montagna in un luogo misterioso (vicino a Dio), e, scendendo a valle ed attraverso paesi e villaggi, incontra lui l'uomo.

Questo documentario, autobiografico, ricco di immagini straordinarie per la grande bellezza dei luoghi ripresi e rappresentati, trae la propria ispirazione dall'opera musicale delle "Orme". Il fiume, di cui si parla in quest'opera pregevole di Mirandi, è cui protagonista principale e il fiume "Mavone".

Le immagini del documentario ci consentono di scoprire il percorso che questo fiume compie, dal luogo in cui sorge, sul Gran Sasso, fino al mare Adriatico, in cui sfocia.

Leandro Tonino Mirandi interpreta la parte del vecchio che vive vicino al fiume. Nel medesimo documentario vi sono bellissime riprese dei luoghi incantevoli: Isola - Santuario di San Gabriele - Trignano.

Le riprese effettuate in diversi periodi dell'anno consentono di vedere in che modo questi luoghi mutano nel corso delle stagioni: durante l'inverno con le piogge e la neve, nel periodo estivo con i tramonti che trasfigurano la natura ed il paesaggio, suscitando sensazioni indicibili in chi ha la fortuna di poterli vedere… (il continuo inserimento nelle immagini della "Meridiana" e della serie di orologi portati ai polsi l'artista sta a significare all'uomo stesso "il suo fiume della vita", cioè la "grande macchina del tempo"…, l'uomo e lo scorrere del tempo…!? Il vecchio osservare…, un altro tramonto…).

L'inaugurazione della mostra è avvenuta nella chiesa di San Giuseppe, alla presenza del sindaco Fiore Di Giacinto e di padre Maurizio (padre Nike) In seguito, vi è stata la visita delle "ORME", celebre gruppo musicale, che ha apprezzato la mostra, e tenuto un concerto durante la splendida serata (una parte del quale è stata ripresa ed inserita nel medesimo cortometraggio).

Il documentario è nutrito dai sottofondi musicali seguenti, ma da ricordare anche a dei spazi lasciati a rumori naturali che emette l'acqua del fiume….lungo il suo corso: "Agnus Dei" (Tony Pagliuca), "Lost time in Cordoba" (Steve Hachett), "Il Fiume" (Le Orme) si conclude con il vecchio che, trascorre il suo tempo lungo il fiume (in su e in giù), in un atteggiamento contemplativo osserva il cielo quasi volesse cogliere l'infinito e ringraziare Dio. Le immagini del vecchio che "cammina" su e giù lungo il fiume sono accompagnate dalla musica delle "Orme": "Ritorno al nulla" (Felona e Sorona), il cui senso richiama l'idea della fine e della caducità umana… La storia si conclude in musica con dei vari "fermi immagini"… e lo scorrere dei titoli di coda e ringraziamenti….!

Scritto da Mirandi, curato da Giuseppe Talarico (l'Attualità) - gennaio 2001 Roma

 

 

INTERVISTA RILASCIATA DAL MAESTRO MIRANDI

"LA MUSICA MI DA’ UNA CARICA ESPLOSIVA"

Il duemila per l’artista Tonino Mirandi è stato un anno importante, ha festeggiato il primo "decennale" della personalissima ricerca pittorica, diciamo che a chiuso un ciclo…ma, vorrei capire brevemente, facendo una piccola sintesi della tua produzione, di cosa si è trattato e cosa hai per il futuro nel cassetto?

Un Viaggio nell’Universo/ Felona e Sorona/ I Colori del vento/ Il Fiume… Sono tutti titoli delle mostre realizzate fino ad oggi, tutte storie…, diciamo delle "suite"… Chi ha la possibilità e l’interesse di esaminarle ad uno ad uno, chiunque avrà la possibilità di notare benissimo che hanno anche un loro filo conduttore unico…, che trae lo spunto, in Felona e Sorona e Il Fiume, da due canzoni delle "ORME", mentre le altre due, tematiche pittoriche sono delle storie descritte dall’artista stesso…poi realizzate sulla tela… Possiamo dire anche che sono delle storie legate al passato…! Attualmente sono al lavoro per dei programmi futuri, tuttavia posso dire che ha già pronte altre storie da proporre…, in parte quasi ultimate, che saranno presentate al pubblico nell’arco del 2001…senza abbandonare "Il Fiume". La storia del "Fiume" infatti continuerà…(continuerà con le opere già programmate in passato ed altre nuove opere sono state aggiunte) Con le prossime storie si parlerà più del quotidiano e soprattutto del futuro…sono delle passioni divertenti ed allegre…, ma ora non posso svelare tutto subito… Le altre storie invece, sono ancora in fase di descrizione, di sviluppo e in fase di lavoro (in composizione) mentre sto pensando ad una aggiunta di altri racconti che ho per la testa…! Mentre spesso mi viene da pensare che per fare tutto dovrò avere una vita lunga.., ma tanto lunga!

Vi sono dei veri momenti significativi per descrivere e realizzare le tue storie…, per poi passare all’esecuzione pittorica?

"Di solito scrivo quando sono arrabbiato…e tanto arrabbiato (è anche un modo di dire, così…, è così?) di quello che scrivo non mi fido tanto, ma quando rileggo il testo, vedo che è fatto bene…, certamente un po di errori, ma fatto bene…;…se, avessi studiato di più forse sarei un po’ più bravo, ma anche un po’ più ignorante…, e allora è meglio così!"

Non sarebbe allora utile frequentare una scuola?

Si, a volte ci ho provato, sono rimasto deluso e non era fatto per me…, oggi Mirandi può dire: Nell’arte non "ci sono" insegnanti…e, per diventare artista non esistono né scuole né maestri! La scuola? E’…un "modo di dire"…, "elementare"…, non si sa cosa…! Il suo scopo è soltanto l’interesse…Chi opera ha un solo pretesto, uno scopo: …il guadagno! Come si usa dire: "forse a scopo di lucro"! Artista si nasce! Tocca a noi, scoprire noi stessi, tra prove, studi e confronti…, poi…, ringraziare Dio per aver regalato…"il dono che ti spettasse". Tutto questo riguarda la scuola di pittura...e…!!

Mirandi, parlaci un po’ di te…, personalmente come ti definisci?

Ho una definizione ben precisa: di un Pittore silenzioso! Quando dipingo, dipinge sempre con il caos della musica. Intervallate da lunghe pause, studi e riflessioni e ricerche, dopo giornate intense di lavoro, creando dalla confusione dove la musica…Intervallate da piccoli a lunghe pause… La musica mi dà una carica esplosiva…, così dal centro della tela, parte a spirale tutta l’intensità creativa…, mentre i suoni sprigionano un ritmo ai confini con la realtà… La pittura nasce dall’effetto musicale mentre i vicini di casa si ribellano vivacemente… La musica diventa elemento principale della creatività artistica… Si può dire che Leandro Tonino Mirandi è un’artista dai momenti ora silenziosi ora figli del caos e…, del rumore!

Scritto da Mirandi curato da Morgante G. (L’Attualità) - febbraio 2001 Roma

 

 

MIRANDI: l’arte non ha bisogno di maestri

La sua è una pittura veloce, esplosiva, d’impatto, che ha come base di partenza la pop-art di Mario Schifano. La prossima mostra personale dell’artista di Colleverde sarà dedicata alle donne.

"Nell’arte non ci sono insegnanti, non servono né scuole né maestri. Tocca a noi scoprire noi stessi e le storie che abbiamo da raccontare".

Tonino Leandro Mirandi, di Colleverde, dipendente della Biblioteca Nazionale e pittore da dieci anni, è arrivato alla sua 46° mostra personale.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il "premio alla carriera 2000" della casa editrice Alba di Ferrara. Ha esposto al "Museo Nazionale" dell’Aquila, al "Convitto Nazionale" di Teramo ed alla "Basilica di S. Maria in Monte Santo" a Roma. La sua ultima mostra "Il Fiume: sulle Orme del Fiume Mavone" si è conclusa a Guidonia il 31 ottobre.

La sua è una pittura veloce, esplosiva, d’impatto, che ha come base di partenza la pop-art di Mario Schifano. Le sue grandi tele spesso nascono da schizzi fatti a penna, d’impulso, su foglietti volanti.

Le tue mostre si ispirano spesso a elementi della natura, come mai?

Sono un pittore astro-ecologico. Penso che le forze dell’anima siano azionate da quelle naturale: l’energia scorre nei fiumi, nel vento. La mia è una pittura al verticale, tesa verso il cielo e l’energia creatrice del sole.

Come è iniziata la tua passione per questa forma d’arte?

In realtà dipingo per sbaglio. Il 1° novembre di tredici anni fa accompagnai un mio amico a trovare Aldo Nicolini. Non sapevo che fosse un pittore, allievo di Mario Schifano.

Fino ad allora la pittura la pittura non mi aveva mai interessato, per me i quadri erano tutti uguali. Ma di fronte a quelle sagome giganti, con colori mai visti sono rimasto a bocca aperta.

Da allora andai a trovarlo tutti i giorni. Conobbi Schifano, per tre anni li osservai lavorare, in silenzio.

Quindi la loro influenza è stata determinante per te?

Certo, sono stati importanti nella mia formazione. Ma l’artista non deve copiare. Deve interpretare, trasmettere le sensazioni che attinge dalla propria vita.

Poi sarà acclamato o negato perché anche questo fa parte della storia della vita. Ma deve seminare, lasciare traccia di sé.

L’unica cosa di cui mi sono pentito è stato di non aver seguito i loro consigli!

Quali consigli?

Di tenermi lontano da certi pittori, organizzatori, critici. Mi piaceva lavorare con altri, incitare pittori emergenti. Ma bisogna stare attenti perché molti guardano solo al denaro.

Io invece lo faccio per passione.

Certo, l’arte è anche un investimento. Da parte dell’artista, perché i materiali sono costosi, e da parte del cliente, che solo in futuro saprà quanto vale realmente.

Ma io non dipingo per arredare casa. L’arte non è bellezza ma novità. Quando una cosa è venuta bene, è finita, chiudo un ciclo e ne apro un altro.

Come nasce un’opera?

A volte il titolo viene anche un anno prima della tela. La parte più difficile è elaborazione mentale del quadro, non l’esecuzione, che è molto veloce.

Materialmente nasce nel caos del mio studio, dove io dipingo ascoltando i Genesis, gli Yes, le Orme. Ho bisogno della musica per creare e confesso di tenere abbastanza alto il volume, quindi approfitto dell’occasione per scusarmi con i miei vicini di casa.

Progetti per il futuro?

La prossima mostra, l’anno prossimo, sarà dedicata alle donne.

Per il futuro poi ho ancora molte storie da raccontare, alcune sono in fase di sviluppo. Ma ho già da parte tanti di quei titoli che, per realizzarli tutti, dovrei avere una vita molto, molto lunga.

Maria Durante (Il Tiburno) - 6 febbraio 2001 Guidonia (RM)

 

 

L'ECO

UNA "NOTA" DI COLORE

Ha raccolto grande successo

L’ultima mostra itinerante del giovane artista teramano dal titolo "Il Fiume della vita nel Giubileo", che trova ispirazione nell’opera musicale delle "ORME".

Ne ha fatto anche una videocassetta raccogliendo le tappe salienti della sua mostra itinerante dal titolo Sulle orme del fiume Mavone. Stiamo parlando dell’artista nativo di Trignano, una frazione di Isola del Gran Sasso, ma da anni residente a Roma dove lavora nella Biblioteca Nazionale Centrale.

Nel video – 1 h e 20 m davvero interessanti – ci sono le immagini di come nasce Il Fiume, la splendida mostra inaugurata a Isola del Gran Sasso alla presenza di numerose personalità, tra cui il gruppo storico musicale Le Orme. Quella proposta da Mirandi, pittore fecondo e creativo, è una descrizione pittorica-immaginaria ispirata, frammento dopo frammento, al fiume Mavone. Il tutto attraverso 24 lavori adattati alla zona comprendente la Valle Siciliana e che traggono appunto spunto dall’omonima "suite" Il Fiume del complesso musicale Le Orme. "In questa rivisitazione – afferma Mirandi – cerco di interpretare tutto quello che può donarci il nostro amato fiume messo in relazione alla storia stessa dell’uomo. Quel fiume che gli ha permesso di stabilirsi lungo il suo percorso, che gli ha donato ricchezza e purezza con le sue acque, dando nello stesso tempo forza e impulso alla vita".

Pittore autodidatta, Tonino Mirandi ha collaborato per alcuni anni con lo studio di Aldo Nicolini, noto artista della scuola romana pop art di Mario Schifano. Nonostante l'attività artistica abbia da poco "spento" la candelina dei dieci anni, Mirandi conta già 70 mostre collettive e ben 50 personali, in varie città italiane; 2 mila sono le opere realizzate su grafica mentre le tele sono oltre 300. Una ventina, infine, sono i disegni con formato medio e alcune migliaia quelli piccoli. Insomma, una produzione davvero importante che nel corso degli anni ha consentito a Mirandi di raccogliere numerosi premi, riconoscimenti, citazioni, recensioni, e soprattutto di far parte di numerose collezioni, pubbliche e private, sia in Italia, sia all’estero. "La mia pittura è interpretazione – osserva l’artista teramano – e la poesia e la musica mi danno la sensazione di creare in una sinfonia di fusione per raccontare storie che abbiano un filo conduttore". In occasione delle recenti festività natalizie Tonino Mirandi ha fatto pervenire due pubblicazioni che riguardano la sua espressione pittorica a Giovanni Paolo II, il quale ha assai gradito il gentile omaggio. Adesso le prossime scadenze dell’artista isolano riguardano l’allestimento di altre mostre itineranti e di un sito internet.

Gino Consorti (ECO di San Gabriele) - fabbraio 2001 San Gabriele (TE)

 

 

DONARE UN FIORE ALLA DONNA E’…

La donna, simbolo della bellezza! La donna così com’è, già è un opera d’arte. Capita spesso di paragonare la donna ad una stella del cielo fin dall’antichità, in cui veniva rappresentata come simbolo della Dea Venere… Dea della bellezza. Una bella donna, una modella, un nudo, un disegno che schizza una modella… rimane simbolo di bellezza… una divina creatura. Per un’artista, disegnare una donna, una modella, significa completare la sua maturità artistica, donare ad essa personalità, libertà e vita…

Se donare un "fiore" alla donna è come riempirla di gioia, dipingere i fiori per un’artista è come far vivere, coesistere insieme le due bellezze naturali "fiore-donna".

La donna e i fiori, massima espressione dell’umiltà interiore… Certamente, non servono tante parole per conquistare la simpatia di una bella donna! Basta donarle un fiore e sul suo bel viso ritorna a risplendere il sorriso…

Per l’uomo la donna è tutto è ciò si può definire con tante parole o con nessuna… L’idea di realizzare un omaggio alla donna mi è venuta fin dall’inizio della mia attività artistica; mentre col tempo accumulavo materiale, conservavo idee in modo da perfezionare un lavoro che esprimesse questi sentimenti, sono arrivato a concludere che unire insieme "fiori e donna", "modelle e bellezza", "colori e linea", diventi un omaggio alla donna nella pittura.

L’omaggio alla donna raccoglie anche tutte quelle storie, ricordi, momenti particolari, amicizie, amori, percorsi vissuti insieme con donne che diventano più o meno importanti nella vita. Ho voluto inserire anche alcune di quelle donne che in un mondo selettivo vengono dimenticate e spesso "usate". In fondo sono proprio loro quelle che contano, quelle che vivono nella loro semplicità, nella loro bellezza naturale, in riservatezza. Metto da parte i ricordi, le simpatie, l’astio, i giudizi, i pregiudizi, i torti e le ragioni che non esistono. Bisogna vivere nella massima libertà questa è la più grande fortuna nella vita, il potere derivante dell’essere superiori agli altri in realtà esiste… L’uomo deve esaltare la sua esistenza che si rafforza nel difendere quella della donna accettando l’utilità e l’indispensabilità di entrambi e sessi.. Con la mia pittura dedico alla donna il mio più grande omaggio: fiori, modelle, disegni, sospinti dal vento, quel vento tenero e dolce che fa idealmente amare ed accarezzare sempre di più la bellezza di un viso. Evviva la donna che è simbolo della bellezza e anche una creatura di Dio.

Scritto da "Mirandi" / curato da "Morgante G." (L’Attualità) - marzo 2001 Roma

 

 

MIRANDI sulle ORME del Fiume MAVONE

…E’ una descrizione pittorica immaginaria interpretata, raccontata, descritta e ispirata, frammento dopo frammento, al fiume Mavone… ovvero il mio viaggio pittorico cerca di risalire momento dopo momento, tratto dopo tratto, il percorso del fiume Mavone che racconta dal tempo della mia infanzia ad oggi: la musica, l’evoluzione e (perché no) la "distruzione"… così come anche dei momenti trascorsi in quei luoghi, in quella vallata (in cui ancora oggi ritorno), in quelle zone percorse, tratto dopo tratto, dal fiume, per riscoprire ancora tutto ciò che il fiume dona alla vita dell’uomo… Infatti, questa rivisitazione, cerca di interpretare, secondo i miei sentimenti, tutto quello che può donarci il nostro amato fiume messo in relazione alla storia stessa dell’uomo nel tempo…, e alla "scorrere" del suo "io"… Posso dire che cerco donargli un volto pittorico "personalizzato"… Il fiume stesso che per la sua ricchezza ha permesso all’uomo di stabilirsi lungo il suo percorso…, che gli ha donato ricchezza e purezza con le sue acque, dando forza e impulso alla vita. Certamente, io, Mirandi, con la mia descrizione pittorica cerco di raccontare… di me stesso e di tutti i vari momenti vissuti "insieme" al fiume…traendo le basi dal mio percorso esistenziale dalle origini della mia vita, fino al ricordo dei vari cambiamenti e all’evoluzione, possiamo dire, al negativo verificata in seguito… poiché con la rivisitazione pittorica cerco di arricchire il senso di ogni qualità che l’uomo sogna…, ma purtroppo oggi vi è stata un po’ troppa distruzione…! Rammento così, il percorso del fiume dall’alta montagna (vicino a Dio), fino a valle ad incontrare l’uomo. Nello scorrere del tempo l’uomo stesso invecchia insieme al fiume, attraversando boschi, villaggi e città, arriva al mare (alla "Grande acqua"). L’acqua del fiume, nel suo cammino, ma lascia anche tracce, orme, ombre, impronte… E’ un cammino che sembra non avere mai fine…! Le orme, le tracce del fiume, le ho riportate sulla tela secondo la mia realtà visiva e vissuta, ho potuto raccontare la storia del "nostro" percorso, quello dell’uomo lungo il fiume e della sua esistenza…! Infatti ho realizzato in tre anni di lavoro una carrellata di opere, una quarantina, legate al fiume Mavone…

…Così il "nostro" fiume, con le mie "Orme" (tracce, impronte), con la speranza di "rimanervi" per il futuro in modo tale che i posteri possano ricordarsi di chi ha vissuto lì in precedenza la sua esistenza… Ho cercato di seminare, di lasciare tante "orme" lungo la strada…, i particolari, le abitudini, lo scorrere del tempo. Oggi, al fiume Mavone, Mirandi vuole regalare una "storia" pittorica… Così anch’io, in questo modo, voglio lasciargli delle "orme" come ha fatto "lui", il fiume, su di me come artista… Grazie! Io mi sono affidato a te, con: "MIRANDI sulle ORME del Fiume MAVONE".

Scritto da Mirandi T.L. / curato da Morgante G. (l’Attualità) - maggio 2001 Roma

 

 

TRACCE E FRAMMENTI…orme, luci e ombre nella pittura

Con "tracce e frammenti…orme, luci e ombre" ho voluto raggruppare insieme una buona parte di tutte quelle opere, di quelle pubblicazioni e di quella critica che nei vari anni sono rimasti fuori sia dalle mostre sia dai cataloghi, messi da parte perché in eccesso, per mancanza di spazio per differenza di temi e che tuttavia non sono andati perduti.

Ho voluto "riprenderli", creare una specie di "raccolta", un catalogo che raggrupperà in una specie di mostra antologica tutto quel materiale di "secondo piano" ma in realtà interessante, forse anche migliore di tutto quello che invece era stato "favorito" e pubblicato nei precedenti cataloghi anzi, esso va ad ampliare il mio percorso artistico. Con questo materiale, avrei forse bruciato le tappe, sicuramente avrei anticipato i tempi…! Per questo allora decisi d’aspettare. Per "Le Orme" è in uscita il nuovo Cd dal titolo: "Elementi".

"Elementi! È il loro 18 Cd (Lp) pubblicato dal Gruppo Storico Italiano della musica Rock progressive "Le Orme".

Elementi e una "suite" musicale: ovvero Terra, Aria, Acqua e Fuoco dove prevale la musica dalle piacevoli atmosfere…una musica colta, gustosa e raffinata. Possiamo dire un vero capolavoro di alta scuola in cui prevalgono ampi spazi musicali con dei rientri di canto. I testi sono veramente pregevoli e ben curati.

Ancora una volta "Le Orme" hanno superato se stessi… 33 anni di attività (1968 – 2001). Le Orme sono composte dai due "Leader fondatori" Aldo Tagliapietra e Miki Dei Rossi. Da qualche anno, Tony Pagliuca (l’altro leader fondatori) è sostituito da Michele Bon e Andrea Bassato (tastiere e pianista).

Le Orme saranno a Roma in concerto il 7 giugno 2001 al " Foro Italico" per la presentazione in anteprima del nuovo Cd "Elementi" di cui è prossima l’uscita.

Scritto da Mirandi T.L. / curato da Giuseppina M. (L’Attualità) - giugno 2001 Roma

 

 

MOSTRA PITTORICA DELL'ARTISTA MIRANDI

Galleria d'arte "Gesù e Maria" (via del Corso 45 (200 metri piazza del Popolo) Roma

"TRACCE E FRAMMENTI…orme, luci e ombre nella pittura"

Dal 26 giugno al 2 luglio 2001

La mostra è composta da 35 opere pittoriche, tutte interpretazioni dell'autore che trae lo spunto dall'esperienza vissuta direttamente dell'eclissi totale di sole del 11 agosto 1999 a Monaco (sono frammenti dei vari momenti e fasi emozionanti di prima, durante e dopo l'eclissi) soprattutto nell'attimo cruciale della totalità dell'eclissi stesso…!

Mirandi T.L. (L'Attualità) - maggio 2001 Roma

 

 

MIRANDI, "DOVE BRILLA LA TUA LUCE"

"Dove brilla la tua luce" è il titolo della mostra pittorica dell'artista Mirandi Tonino Leandro che si svolgerà alla "Accademia Internazionale Sant'Agostino" in Via del Corso 45, (200 metri da piazza del Popolo) Roma dal 18 al 31 dicembre 2001.

L'autore Mirandi Tonino Leandro con la seguente mostra Personale raggiungerà la quota di 50 mostre personali realizzate fino ad oggi.

Le 40 opere esposte raggruppano tutto ciò che è pieno di luce, di colore, di gioia, di brillantezza, cioè vita donata dal Sole. Infatti le opere sono incentrate su "quegli elementi" che spiccano nel cielo: stelle, pianeti, comete, e naturalmente il Sole! Infatti "Dove brilla la tua luce" è anche un riflesso tra la luce e vita… Tutto ciò che il Sole offre e dona all'uomo… La luce che emette ma anche i punti-luce con tutta la brillantezza e bellezza. I fiori sono anche un omaggio alla donna… I fiori, la cui bellezza è illuminata dalla purezza, risvegliano nella memoria dell'uomo una romantica dolcezza… La mostra comprende opere, prevalentemente di piccolo formato.

Mirandi T.L. (l'Attualità) - novembre/dicembre 2001 Roma

 

 

…"Ha allestito cinquanta mostre personali in Italia e all'estero ed ha partecipato a circa ottanta rassegne collettive. La sua pittura scrive Nicolina Bianchi - è caratterizzata da una inquieta potenza estetica dove l'elemento fondamentale della sua cifra stilistica è l'uso della luce in uno spazio interplanetario di sommo interesse artistico…".

Annuario d'Arte Moderna - 2002 Roma

 

 

"…LUNGO IL FIUME"

GALLERIA D'ARTE "SANT'AGOSTINO"

ESPOSIZIONE DI ARTE PITTORICA

Leandro Tonino Mirandi

La rivisitazione pittorica con 40 opere trae lo spunto da alcuni frammenti dell'omonima "suite" de "Il Fiume" opera rock pubblicata dal famoso Gruppo Storico italiano "Le Orme". Ideato - progettato - interpretato - raccontato - adattato alle caratteristiche della zona della "Grande Vallata" del comune di Isola del Gran Sasso (Trignano - Santuario di San Gabriele) e di tutto ciò che lo stesso fiume offre e dona all'uomo lungo il suo percorso… il protagonista principale il fiume "Mavone". Dopo "Il Fiume…nel Giubileo" (5 ediz.) - "Mirandi sulle Orme del Fiume Mavone" (2 ediz.) - Nuovo titolo della serie di mostre itineranti (8° edizione) con: "…Lungo il Fiume". Dal 30 aprile al 6 maggio 2002, via del Corso 45, Roma.

Dopo "Il Fiume…nel Giubileo" (Cinque edizioni) e "Mirandi sulle Orme del Fiume Mavone" (due edizioni) si cambia ancora: "…Lungo il Fiume" e il nuovo titolo che porterà Mirandi a proseguire quel racconto poetico, pittorico ed immaginario dedicato al fiume Mavone…, su tutto ciò che lo stesso fiume offre e dona all'uomo lungo il suo tragitto, agli abitanti della zona della "grande vallata" del comune di Isola del Gran Sasso, che comprende anche Trignano, il Santuario di San Gabriele ed altri Paesi con questo titolo "Lungo il Fiume" vengono percorsi tutti quei miei vari momenti trascorsi attimo dopo attimo sul fiume "Mavone", dal periodo della mia infanzia fino ad oggi. Io, Mirandi autore ed interprete del racconto sia pittorico, sia fotografico e protagonista principale delle scene sul filmato che riprende lo spunto dalla tematica poetica de: "Il Fiume" opera "rock progressive" descritta, suonata e cantata dal famoso gruppo storico italiano di musica rock "Le Orme", con una mia interpretazione e rivisitazione pittorica del tutto compiuta in un modo singolare e personale…, che si avvicina alle abitudini e ai momenti passati lungo il percorso del fiume "Mavone"…, periodo che va dalla II° metà del 20° secolo ai giorni nostri…e riunisce tutti quei ricordi e quei momenti di maggior spicco che il "nostro" amato fiume ci ha regalato nello scorrere del tempo…per una esistenza del tutto "umana e sociale" un dono di Dio per tutti noi abitanti della lunga zona della vallata del fiume Mavone.

Mirandi T.L. (L'Attualità) - maggio 2002 Roma

 

 

MIRANDI E "LE ORME": PITTURA E MUSICA

Già dipendete dal Ministero dei Beni Culturali, scopre la pittura nel 1990 sulle orme di Mario Schifano.

Mirandi ha una tematica ascendente: l'astronomia; con essa, infatti, riesce a stabilire accordi di straordinaria bellezza. Le linee sovrapposte e i globi di luce spiccano, nelle cromie a strati, creando un poema materica difficilmente superabile. L'ingegno si fonde al reale e quindi al surreale, e la materia, diventando eterea, in un leggiadro susseguirsi di sequenze floreali e astrali, conferisce alle opere un sobrio linguaggio-metamorfesi che mobilita il tema e va al di sopra delle immagini.

Le basi di Leandro Tonino Mirandi si fondano sulla rivisitazione pittorica di "Felona e Sorona" e "Il Fiume" due accadimenti di straordinaria importanza, con differente significato.

"Felona e Sorona" sono due pianeti immaginari: uno simboleggia la felicità l'altro la tristezza. Le opere esposte sono 24. "Il Fiume" opera rock, pubblicata nel 1995 offre a Mirandi l'idea di rappresentare il fiume Mavone. E' l'anno Giubilare e il Mavone espande le sue acque nei pressi del Santuario dedicato a San Gabriele dell'Addolorata, occasione propizia per una mostra sul tema.

Musica e pittura si fondono: 40 opere in mostra itinerante per cinque edizioni. Nel terzo percorso, il Gruppo veneziano "Le Orme" trova in Mirandi un fedelissimo encomio anche per il nuovo CD "Elementi" pubblicato nel 2001.

Questa terza opera, reinterpretata in chiave pittorica, sintetizza la terra, il vento, la pioggia e il fuoco: 36 opere per una splendida fusione. Lo stile ha vibrato eccellente: sinergie astrali e floreali traggono degli elementi il rito di espansione, e il vento e la pioggia danzano, emettendo luce, dopo averla tratta dalle altitudini.

Mirandi si introduce in quel vortice stellare, dove anche la terra danza nell'inconfondibile mistero per il quale passano il giorno e la notte, il respiro e il vento. Le gioie e il desiderio convergono "dove tutto è". Il pittore ne conosce i simboli e li ama. Il lirismo e musica si fondono, nella reinterpretazione pittorica, al punto che "Le Orme" cantano nei quadri di Mirandi, ne godiamo il ritmo, scandito dal respiro degli "Elementi".

Maria Teresa Palitta (L'Attualità) - giugno 2002 Roma

 

 

CARISMI - L'ENTELLETTO E L'ESSERE

LEANDRO TONINO MIRANDI

Nato a Trignano, Isola del Gran Sasso (Teramo) risiede a Colleverde di Guidonia, Roma, città dove lavora presso il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Nel 1990 (dopo aver frequentato per un triennio gli studi di Aldo Nicolini, artista della scuola romana "pop-art" di Mario Schifano) esordisce nella pittura. E' l'ora magica, in chiave stilistica, che lega la passione all'ingegno. L'allega la passione all'ingegno. L'astronomia prevale, nell'assunto pittorico, e determina la flora i cui smalti verdeggiano nel mistero avvolgente, che rende in simbiosi cielo e terra e stabilisce accordi memorabili tra umano e sovrumano. Fisica e metafisica compongono il pentagramma sul quale Mirandi, evolvendosi, invita all'evoluzione. E' il classico tema siderale; è il vertice in cui convergono le emozioni e il sogno. E' il magnifico canto dell'ascesi, in sordina, e i ritmi percuotono la me moria, per quell'onda sonora, che trapassa le montagne e si imprime nel cardine vitale perché tutto risuoni, legato all'infinito. L'intelletto e l'essere si fondono in tal modo. Mirandi è famoso per le reinterpretazioni pittoriche riferite alla musica del celebre gruppo "Le Orme" (Rock Progressive Italiano). E' in allestimento la mostra romana all'Acc. Sant'Agostino.

Maria Teresa Palitta (il Difensore) giugno 2002 - Roma

 

 

NEL TRENTENNALE DELLA FONDAZIONE DI ARTE PER IL MONDO

Il Duemila - Terzo Millennio

Siamo giunti nel Duemila e quindi di acqua ne è passata tanta sotto i piedi, ma questa nostra opera rimane sempre giovane.

I suoi colori non perdono tonalità, anzi divengono sempre più vivaci ed affascinanti; ciò è dovuto agli Artisti che nel tempo ne hanno vivificato sempre la sua esistenza. Artisti di oggi, presenti sempre come l'Arte che interpretano a cui danno perenne vita.

Nel nome dell'Arte Italiana, la più eccelsa fra tutte le tradizioni artistiche, creazione di eterna magnificenza del patrimonio universale dell'umanità, in virtù dell'operosità feconda ed appassionata, svolta con serietà di intenti e profonda dedizione, distinguendosi a pieno merito nel campo dell'arte all'

artista

Tonino Leandro MIRANDI

un maestro del colore nell'arte contemporanea viene conferita con questa pergamena l'

onorificenza

di

"ACCADEMICO BENEMERITO DELL'ARTE ITALIANA PER IL MONDO"

Il significato di tale riconoscimento honoris causa vuole premiare il valore, il talento e la genialità espressi nel continua ricerca che ha contribuito alla conquista di nuovi traguardi, in una crescente elevazione di perfezionamento, al fine di dare una migliore impronta qualitativa alla creatività artistica personale con chiara eleganza ed eccezionale buon gusto.

Enciclopedia "Celit" Arte Italiana nel Mondo (M. Battaglia) - 2002 Torino

 

 

IL VIAGGIO

Galleria d'Arte Accademia Internazionale "Sant'Agostino" Via del Corso 45 Roma

Esposizione di Arte Pittorica - Mostra Antologica

Mirandi Tonino Leandro

"Un Viaggio…nel tempo", ovvero: il viaggio pittorico che va dal 1990, dall'origine, ai giorni nostri (la 52° mostra personale). Dal 10 al 16 settembre 2002. Sito internet: http:// www. toninomirandi . it / E-mail: toninomirandi @ interfree. it Orario di apertura tutti i giorni anche la domenica dalle ore 10.00 alle 20.30. Il Viaggio… "Un Viaggio nel tempo" è il titolo della mostra pittorica che raggruppa tutte quelle opere nate a partire della fase pittorica dal 1990 (anno cui si possono far risalire le origini della mia prima pennellata) fino ai giorni nostri…: appunto si tratta di Un Viaggio Artistico…, di una raccolta di opere tra le migliori da me realizzate nei vari periodi della mia produzione. Questo lavoro, questa raccolta faranno parte della realizzazione di una e più mostre antologiche… Certamente fare una selezione non è stato facile; scegliere fra i tanti lavori…, quelli di spicco… (una quarantina su oltre tremila…) è stato un po difficile… In una varietà tanto estesa…, tutte mi sembravano belle…, di importanza espressiva… e soprattutto piene di significato…

La mostra non diventa solo una raccolta delle migliori opere, ma anche un modo per festeggiare il "quindicinale" della mia attività pittorica: un approccio-scoperta tanto involontario quanto cercato… Fu proprio la conoscenza di Aldo Nicolini e Mario Schifano… (capisaldi della "pop-art" la cui pittura mi aveva colpito) a darmi l'impulso ad iniziare una produzione tutta mia.

Mirandi Tonino Leandro (dall'Attualità) settembre 2002 - Roma

 

 

IL NORDEST

(Casali di Mentana) 13 settembre 2002

di Alessia Latini

L'attività del pittore Leandro Tonino Mirandi a Colleverde. Dipinge ascoltando la musica

QUANDO IL PENNELLO SUONA IL ROCK

L'ispirazione dai Pink Floyd, dai Genesis e da Le Orme. Spazio e sentimenti

"LA MIA PITTURA nasce ad impulso, è gestuale, rappresenta ciò che vorrei raccontare. Potrei definirla una pittura 'ad interpretazione' che lascia spazio ai sentimenti…" così esordisce Leandro Tonino Mirandi. Il pittore ha trascorso la propria infanzia a Trignano, un'antica frazione del comune di Isola del Gran Sasso (TE) e da alcuni anni risiede a Colleverde. "La mia prima pennellata risale al 1990" ricorda l'artista "per tre anni ho frequentato e collaborato con lo studio di Aldo Nicolini, noto artista della Scuola Romana "pop-art" di Mario Schifano che seguiva la corrente vicina a Andy Warhol e a Jackson Pollock".

Quell'esperienza mi ha spinto veramente verso la pittura: sono rimasto affascinato da quel tipo di tecnica mista, tra il figurativo e il non figurativo, da quei colori così esplosivi, forti, luminosi come le stelle, corposi… quel tipo di pittura si adeguava messaggi pittorici astronomici…"

Mirandi inizia così a sperimentare nuove soluzioni, alla ricerca continua di "qualcosa di nuovo". Di fronte alle tele ci troviamo proiettati verso l'immensità di un mondo sconosciuto, ignoto: "Fin da bambino trascorrevo moltissimo tempo a guardare il cielo di notte. Ricordo ancora lo spavento che provai di fronte all'eclissi solare del '61." L'interesse per l'astronomia si trasforma ben presto in una vera e propria passione che Mirandi coltiva nel corso degli anni attraverso studi e ricerche che lo conducono a fare assistenze a dare lezioni di astronomia a Teramo. "Il mio mondo lo conosco a memoria", dice sorridendo il pittore che quegli studi ne ha fatto gran tesoro se davanti alle sue tele oggi non possiamo evitare di sentirci trascinati verso un mondo immenso, inevitabilmente incontenibile e remoto. "A casa mia conservo due telescopi da cui poter osservare il cielo". "Creare nuovi spazi e cambiamenti, arricchire le esperienze per trovare la strada giusta…" queste direttive che fin dagli esordi ha seguito l'artista, rivolgendosi vero "Quei segni esplosivi nello spazio buio dell'universo: le stelle che danno segni di vita". "Io dipingo sempre con la musica" dice l'artista: nell'esplorazione del silenzioso spazio buio di un mondo che da sempre affascina l'uomo e lo coinvolge nella sua indeterminatezza, l'armonia, il ritmo assumono un ruolo fondamentale: "Si realizza una fusione fra la musica e la poesia nella pittura che diviene interpretazione dei vari brani delle poesie". La musica rock si presta molto a questo genere di pittura: "Penso ai concerti - spettacolo di gruppi come "Genesis", Pink Floyd", Yes e in Italia "Le Orme". Per Mirandi "un artista deve lasciare dei messaggi: in pittura è importante raccontare delle storie guardando al futuro" ed in questa visione "Ogni nuova opera può rappresentare una scoperta".

Mirandi ha partecipato a circa 70 mostre collettive e conta oltre 52 mostre personali, una produzione di circa tremila opere su grafica, oltre trecento tele, una ventina di disegni.

Attualmente sta lavorando alla realizzazione della mostra personale "Un viaggio…nel tempo" nella quale esporrà "tutte quelle opere nate a partire dalla fase pittorica dal 1990 fino ai nostri giorni"; la successiva personale "Vento Terra Pioggia Fuoco"; l'esposizione di quaranta opere che traggono spunto da alcuni frammenti tratti dal nuovo cd "Elementi" del gruppo rock italiano "Le Orme" e l'Esposizione di arte pittorica astronomica "Un viaggio nell'universo".

"Le mie mostre sono tutte a tema" continua l'artista che attraverso le sue opere presenta "delle storie che seguono un filo logico". Una ricerca ancora aperta quella di Tonino Mirandi che guarda ad un mondo di luce, ombra, colori, esplosioni; un'improvvisa proiezione verso un universo che trascende la nostra visione terrestre, ponendoci di fronte alla bellezza di uno scenario, di una dimensione nati dall'intuizione, l'istinto, l'impulso guidati dall'esperienza e dalla conoscenza di un artista che ogni giorno, attraverso le sue opere, oltrepassa i confini comuni. E' possibile visitare l'archivio delle opere di Mirandi sul sito www. toninomirandi . it contenente comprende 2000 immagini tra dipinti, manifestazioni, foto.

Dal Nordest Alessia Latini 13 settembre 2002 - Casali di Mentana (RM)

 

 

GALLERIA D'ARTE ACCADEMIA INTERNAZIONALE "SANT'AGOSTINO", via del Corso 45, ROMA

Inaugurazione della mostra di pittura il 29 ottobre 2002 ore 17.00 dell'artista Mirandi Tonino Leandro. Ecologia/Natura - Cielo/Aria - la Notte/Notturno - Acqua/Pioggia/Mare - Vento/Fuoco.

La rivisitazione pittorica con 40 opere trae lo spunto da alcuni frammenti dell'omonima "suite" di "ELEMENTI" opera rock pubblicata dal Famoso Gruppo Storico italiano "LE ORME" nel 2001 - Dopo "FELONA e SORONA" (11 edizioni) e "IL FIUME" (8 edizioni) - Una nuova rivisitazione e interpretazione pittorica appunto di: "ELEMENTI". Critica di Maria Teresa Palitta - Testimonianzie di: Augusto Giordano (giornalista Rai GR2), Mara Ferloni (Direttore AGES), S.C.G. Salvemini (Direttore del periodico L'Attualità"). Dal 29 ottobre al 5 novembre 2002. Sito internet: http:// www. toninomirandi.it (la storia pittorica - archivio) Orario di apertura tutti i giorni anche la domenica dalle ore 10.00 alle 20.00.

VENTO / TERRA / PIOGGIA / FUOCO

Cielo/Aria, La Notte/Notturno, Acqua/Mare, Ecologia/Natura.

…Sono ormai in fase di lavoro da giugno 2001 …Dopo la rivisitazione pittorica di "FELONA e SORONA" (11 edizioni) e de "IL FIUME" (8 edizioni), sempre de "Le Orme" che hanno ottenuto grande riscontro di pubblico e di critica. Seguirà la presentazione delle opere al pubblico con una mostra a fine ottobre 2002. Questo lavoro, come dicevamo, trae lo spunto proprio dall'omonimo titolo dell'opera rock "Elementi": una "suite" composta da quattordici tempi aventi come tematica musicale un proprio filo conduttore (tema unico). Si tratta di una rivisitazione del tutto personale, suddivisa in frammenti, riguardante ben quarantasei opere pittoriche: tutte di grande dimensioni. Le opere dipinte sono più dei quattordici tempi descritte dalle "Orme"… Ho voluto seguire anche il suggerimento proveniente dall'interno della tematica delle "Orme", allargando l'interpretazione…e ne sono venuti fuori più di un frammento pittorico per ogni testo… Il titolo principale della tematica pittorica e della serie di mostre future corrisponde al sottotitolo di "Elementi":

Vento/Terra/Pioggia/Fuoco, seguite anche da altri sottotitoli: Cielo/Aria, La Notte/Notturno, Acqua/Mare, Ecologia/Natura.

Di Mirandi Tonino Leandro dal periodico "L'Attualità" ottobre 2002 - Roma

 

 

IL TEMPO

(Roma 31 ottobre 2002)

Mostra di Tonino Leandro Mirandi alla "Gesù e Maria"

MUSICA E QUADRI, LA SINTESI

L'UOMO si esprime per lo più attraverso il linguaggio e comunque traduce sempre in suono i suoi stai emozionali. E' quindi questo il principale modo di comunicare fra gli individui e di manifestare come si trasformi in percezione onde farla acquisire alla sfera consapevole dell'io attraverso quella che noi chiamiamo conoscenza e che differenzia il mondo animale da quelli minerale e vegetale. D'altra parte un altro elemento principe per arrivare ad una conoscenza delle cose che ci circondano nella loro realtà oggettiva (anche se a volte trasfigurata o deformata dalla fantasia) è il colore. L'universo esistenziale dell'uomo è quindi una sintesi di suoni e di colori, una interazione dei due elementi entrambi in egual misura protagonisti del nostro sopravvivere sia sul piano strettamente meccanicistico che su quello relativo a tutte le implicazioni psicologiche connesse a queste due fonti di stimoli per il cervello.

Tonino Leandro Mirandi, in questi giorni in mostra alla Galleria Gesù e Maria, in via del Corso 45, è un attento studioso delle interconnessioni dei vari elementi che costituiscono il nostro ambiente vitale ed ha realizzato nelle sue opere la sintesi fra suono e colore mostrando a volte la prepotente prevalenza del suono ed a volte le incisiva emotività del colore.

Va ricordato che nei suoi quadri c'è un devoto ricordo del colorismo di Schifano e delle armonie del complesso delle Orme a lui particolarmente caro.

Terra, vento, pioggia e fuoco è il titolo della sua performance che certo assume una grande importanza nell'excursus culturale dell'artista che, con i suoi pianeti, le sue stelle dardeggianti, le sue ritmiche sequenze coloristiche dimostra un ecletismo espressivo fonte di vitalità e di continua invenzione. I colori sono usati allo stato puro, ognuno ha una precisa funzione evocativa, ognuno si giustappone agli altri con sicurezza onde facilitare la trasmissione di un messaggio cosmico particolarmente suggestivo.

Il Tempo di Fiorello Fiorenzo Ardizzon - 2002 Roma

 

 

SPETTACOLARE MOSTRA PITTORICA

del Maestro MIRANDI

Presso la Galleria d'Arte S. Agostino (via del Corso 45, Roma) avrà luogo, dal 24 dicembre al 6 gennaio una spettacolare Mostra Astronomica (54° Mostra personale dell'Artista Tonino Leandro MIRANDI). Le famose 100 opere pittoriche di ieri sono state ridotte a 60, tutte di grandi dimensioni, e con l'inserimento di nuovi lavori.

Dopo l'esposizione del 1994 a Monterotondo (Roma), a Viterbo e a Isola del Gran Sasso (Teramo), nel 1995 a L'Aquila, e nel 1998 a Mentana (Roma), finalmente e a grande richiesta la spettacolare Mostra avrà luogo a Roma nella Sala A e B della Galleria S. Agostino.

Orario di apertura: tutti i giorni, anche la domenica, dalle ore 10.00 alle ore 20.00. Sito internet http://www.toninomirandi.it (la storia pittorica)

Dal periodico L'Attualità - 2002 Roma

 

 

IL TEMPO

(Roma 27 dicembre 2002)

MOSTRA PERSONALE

Viaggio nell'Universo

con le tele di Mirandi

L'ASTRONOMIA è una scienza nata dalla curiosità dell'uomo per tutto ciò che ci circonda, ma specialmente per quanto di irraggiungibile o di misterioso ci stimola ad investigare, ad approfondire, ma soprattutto a sognare. Da sempre sia lo scienziato che l'uomo comune sono stati affascinati ed incuriositi dalla armonia dell'universo, dalla visione di quei corpi celesti ai quali ognuno ha attribuito e attribuisce financo influenze determinanti nella nostra esistenza. Ma quanto più la scienza è riuscita a catalogare tanti corpi celesti, quanto più è riuscita a determinare orbite e dimensioni tanto più si è arrivati a sognare mondi simili o diversi dal nostro. Ma tutto questo ha affascinato non solo gli studiosi, ma anche gli artisti che nella contemplazione di astri e pianeti si sono sforzati di immaginare panorami e figure quasi sempre irreali e ne hanno tradotto il fascino in opere egregie.

In questi giorni all'Accademia Internazionale Sant'Agostino in via del Corso 45 sono in mostra le pitture di un giovane, valido pittore, Tonino Leandro Mirandi che ha intitolato la sua esibizione "Un viaggio nell'Universo" con ben 60 opere che con tecniche diverse vogliono adombrare una passeggiata nello spazio alla ricerca di mondi dispersi e di stelle luminose. La essenzialità cromatica della tavolozza di questo artista ben si attaglia alla realtà di un cosmo pieno di corpi dalle più svariate dimensioni e dalla diversa luminosità. La luce propria o riflessa è magistralmente rappresentata con la prevalenza di bianchi e di neri proprio d'altra parte si possono vedere di notte sulla volta celeste pianeti e stelle. E' emozionante scoprire questo inusuale itinerario artistico nel quale comete, asteroidi, pianeti diventano protagonisti unici indimenticabili nelle loro dimensioni e nel loro fulgori, nella loro effettiva presenza o nella loro onirica essenza.

L'artista ha immaginato questo viaggio iperuranico con cadenze precise, con incontri ineluttabili, con euritmie sicure. Quando, si chiede Mirandi, verrà scoperto il decimo pianeta?

Il Tempo di Fiorello Fiorenzo Ardizzon - 2002 Roma

 

 

IL TIBURNO

(Guidonia 22 gennaio 2003)

MIRANDI E IL SUO "VIAGGIO NELL'UNIVERSO"

Il Tiburno (22 gennaio 2003) di Maria Durante

Tra esplosioni spaziali e musica rock, l'arte di Tonino Leandro Mirandi di nuovo in mostra nel cuore della capitale. E la galleria dell'Accademia Internazionale Sant'Agostino, in via del Corso 45, è stata affollata di visitatori attratti dal connubio artistico inventato dal pittore di Colleverde. Un vero trionfo per il pittore della scuola di Mario Schifano che ha esposto 70 delle sue opere dedicate al "Viaggio nell'Universo". Interpretazioni di esplosioni stellari, le nebbie di Titano, le lune di Saturno, buchi neri e vento stellare hanno preso vira sulle grandi tele dell'artista del Nord Est. Dalle fotografie del Voyager o di sonde spaziali, a volte visionaria e possente, si ricorda il maestro del "pouring paint", Jackoson Pollock, come in "Venti di fuoco" o "Estrusione di una stella". "Non amavo la pittura ma un giorno, con un amico, sono andato a casa di Mario schifano. Quando ho visto le sue tele, i suoi colori, mi sono innamorato. Per tre anni ho "spiato" lui ed Aldo Nicolini a lavoro, poi ho fatto la "spesa" ed ho iniziato a dipingere". "Fin da bambino - spiega il pittore - nelle sere d'estate, sulle scale di casa, guardavo le stelle e sognavo lo spazio".

Ma questa mostra non è stata concepita solo per la vista e, in una visione sincretica dell'arte, lo spettatore veniva guidato nell'"avventura cosmica" anche dall'incalzante rock progressive di Pink Floyd, Yes Genesis e Le Orme: "Perché lo spazio è anche suono ed esplosioni".

Tiburno di Maria Durante - 2003 Guidonia (Roma)

 

 

l'ECO

di San Gabriele (marzo 2003)

ANCORA UN SUCCESSO PER TONINO MIRANDI

San Gabriele (TE) di Massimo Consorti

Ha raccolto grande successo la mostra pittorica del giovane artista

teramano Tonino Leandro Mirandi, esposta all'Accademia

internazionale Sant'Agostino di Roma, a due passi da Piazza del Popolo.

La personale dell'artista nativo di Trignano, una frazione di Isola del

Gran Sasso, dal titolo: "UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO",

attraverso 60 opere realizzate con tecniche diverse racconta di

un'immaginaria passeggiata nello spazio tra pianeti, stelle e asteroidi.

Giochi emozionanti di luci e ombre abilmente riprodotti da Mirandi,

da sempre affascinato dal misterioso mondo dell'astronomia.

Gino Consorti (ECO di San Gabriele) - marzo 2003 San Gabriele (TE)

 

 

GALLERIA S. AGOSTINO, VIA DEL CORSO 45, ROMA

ESPOSIZIONE D'ARTE PITTORICA

…NELLA NOTTE

Leandro Tonino Mirandi

dal 15 al 28 aprile

La notte

La notte ci fa pensare al buio è, "sopra" di noi tanti puntini luminosi.

La notte fa paura, ma, in fondo è molto attesa, perché?

Altrimenti, senza la notte non esistesse il riposo, regnerebbe su di noi solo una stanchezza insopportabile.

"Nella notte" è un percorso pittorico tra il buio e il silenzio, mentre si aspetta tra i sogni i pensieri e le speranze, un nuovo giorno.

Anche la vita notturna ci offre le sue bellezze... Anche la notte ci trasporta nei meandri pieni di sogni e di timori... Anche "nella notte" esistono i colori...: i colori diversi, ombrosi, ma anche loro sono colori: "I colori della notte" ed hanno un loro effetto di tonalità musicale.

Le fantasie pittoriche della notte, i miei racconti dedicati alla notte... sono sempre stati netti e decisivi... Anche per la mia attività artistica.

Con la mia grande passione per l'astronomia, la notte è una vera ricchezza... come lo è per la mia pittura!

Inoltre, la notte mi ha dato con un tocco magico per realizzare un viaggio nel buio per cercare di scoprire quei punti luce che sono i pianeti e le stelle con i loro colori brillantissimi.

Effetti e punti luce emergono solo dal buio della notte... arricchite anch'esse dai suoni della musica..., creano effetti vibranti e spettacolari.

Vorrei dire che, anche la notte...: "nella notte", è una meraviglia della vita: un dono di Dio! Ecco, di qui mi è nata l'iniziativa di creare una poesia pittorica "notturna" trascorrendo ...la notte!

Dal periodico "L'Attualità" di Mirandi Tonino Leandro - aprile 2003

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 23 maggio 2003

di Laura Leone

Un pittore che lascia le Orme

A Colleverde Leandro Mirandi dipinge ispirandosi al gruppo

Tonino Leandro Mirandi, artista abruzzese d'origine, ma residente da anni a Colleverde presenta dal 20 al 26 maggio la mostra "Elementi" presso l'Accademia Internazionale "Sant'Agostino" di via del Corso 45. Un lavoro che trae ispirazione dall'omonima opera rock, pubblicata dal gruppo "Le Orme" nel 2001, una suite composta da quattordici tempi aventi come tematica musicale un proprio filo conduttore. "Ho voluto allargare l'ispirazione seguendo anche il suggerimento proveniente dalla tematica delle Orme - spiega l'autore - Ne è risultato più di un frammento pittorico per ogni testo". Si tratta di una rivisitazione del tutto personale, suddivisa in frammenti, riguardanti ben 40 opere pittoriche, tutte di grandi dimensioni.

Il titolo principale della tematica pittorica è in sintonia con il sottotitolo di "Elementi": Vento, Terra, Pioggia, Fuoco, seguite anche da altri sottotitoli come Cielo, Aria, la Notte, Notturno, Acqua, Mare, Ecologia e Natura.

Mirandi è riuscito a creare un linguaggio pittorico innovativo di grande impatto poetico che ha come costante punto di riferimento la pop-art di Mario Schifano e segue la vicina corrente di Andy Wharol e Jackson Pollock. Una tematica misti, ricca di segni, fatta di tonalità vive e di chiaroscuri dove i colori spiccano luminosi, una pittura veloce, senza tempo, dove si fondono armoniosamente musica, poesia e astronomia.

Leandro trae spunto dalle opere rock

Alla continua ricerca di nuove strade artistiche, l'artista trae la sua ispirazione pittorica da note opere rock. "Un'idea nata come un ritorno al passato, quando, tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, alcuni giovani compositori solisti iniziarono a collaborare tra loro - spiega - mettendo insieme le idee di ciascuno da cui venne fuori un tipo di musica raffinata dalle lunghe suite. Si aprirono così le porte alla musica "rock progressive", una moda coraggiosa che fa ricordare gruppi come i Pink Floyd, i Genesis, gli Yes, i Led Zeppelin e in Italia Le Orme, la P.F.M., il Banco. E' dalla loro musica che traggo ispirazione per i miei quadri".

"Un viaggio nell'universo" era un variopinto percorso artistico che lo portava ad osservare l'affascinante volto dei pianeti e delle stelle ed il loro dinamismo cosmico, in cui sono inserite opere pittoriche che simboleggiano la storia dedicata a due pianeti come "Felona e Sorona", gli immaginari gemelli del sogno e della speranza che fanno riferimento ai frammenti dell'omonima opera rock del 1973 delle Orme.

Nel "96, quindi sette anni fa, il pittore di Colleverde ha proseguito un progetto che punta ad unire musica, poesia e pittura attraverso la realizzazione de "Il Fiume", ispirata anch'essa all'omonima opera rock della mitica band.

Mirandi vanta al suo attivo circa 70 mostre collettive ed oltre 60 personali.

Tutte esposizioni che hanno fatto il giro d'Italia: da "Un Viaggio nell'Universo" a "Felona e Sorona" (rappresentante in undici edizioni), fino a giungere ad "Astro-Ecologia", passando per "I Colori del Vento" ed "Il Fiume" (8 edizioni).

Laura Leone "La Voce di Fonte Nuova" - 23 maggio 2003 - Fonte Nuova (RM)

 

 

L'ACCADEMIA

Periodico di informazione di studi interdisciplinari di Arte - Scienza - Spiritualità - Comunicazione

Settembre - Ottobre 2003 - Roma

di Fiorello Fortunato Ardizzon

Tonino Leandro Mirandi

L'uomo si esprime per lo più attraverso il linguaggio e comunque traduce sempre in suono i suoi stati emozionali. E' quindi questo il modo principale di comunicare fra gli individui e di manifestare come per ciascuno una sensazione si trasforma in percezione onde farla acquistare alla sfera consapevole dell'io attraverso quella che differenzia il regno animale da quello vegetale e minerale. D'altra parte un elemento principe per arrivare ad una conoscenza che è coscienza delle cose che ci circondano nella loro realtà soggettiva (anche se a volte trasfigurata o deformata dalla fantasia) è il colore.

Questo spesso ha valore vitale per moltissime funzioni naturali addirittura per la riproduzione di molte specie vegetali mentre per l'uomo serve ad avere una rappresentazione del mondo reale che lo circonda e che mediante un complesso di figure luminose e colorate raffigura il suo mondo apparente.

L'universo esistenziale dell'uomo è perciò una sintesi di suoni e di colori, una interazione dei due elementi entrambi in egual misura protagonisti del nostro sopravvivere sia sul piano strettamente meccanicistico che su quello concernente tutte le implicazioni psicologiche connesse a queste due fonti di stimoli per il nostro cervello. Ma nonostante le influenze contingenti ed a volte condizionanti di suoni e colori emerge pur sempre nell'uomo quella autonomia e quella libertà che gli consentono di dominare il creato facendosene influenzare solo marginalmente e solo quando si riduce se non addirittura si obnubila la sua eccezionale capacità raziocinante che nessuna macchina, nemmeno la più sofisticata fra quelle frutto delle tecnologie più avanzate, potrà mai sostituire.

Tonino Leandro Mirandi è un pittore che con le sue opere dimostra di aver raggiunto una matura sintonia fra disegno, colore e musica. Per quest'ultimo motivo ispiratore egli si è sempre ispirato alle melodie del Gruppo delle Orme, mentre per il disegno e colore forte è la assonanza con la produzione di Schifano. Terra, vento, pioggia e fuoco assumono una grande importanza nell'excursus culturale di questo artista che con i suoi pianeti, le sue stelle dardeggianti, le sue ritmiche sequenze coloristiche dimostra un ecletismo espressivo fonte di vitalità e di continua invenzione. I colori sono usati allo stato puro, ognuno ha una precisa funzione evocativa, ognuno si giustappone agli altri con sicurezza onde facilitare la trasmissione di un messaggio cosmico particolare suggestivo.

Periodico "L'Accademia" di Fiorello Fortunato Ardizzon - 2003 Roma

 

 

L'ERETINO

Mensile di Monterotondo, Mentana, Fonte Nuova e Fiano Romano (Roma) del dicembre 2003

Arte e Cultura - Pittori

La musica nei quadri

Tonino Mirandi per dipingere prende ispirazione dalle canzoni dei Pink Floyd, Led Zeppelin, Banco del Mutuo soccorso…

Fonte Nuova

di Roberto Fioravanti

Trasforma in colore la sua passione per la musica. Leandro Tonino Mirandi, pittore abruzzese, residente a Colleverde di Guidonia, propone attraverso i suoi dipinti un insolito sodalizio fra le arti figurative e gli effetti sonori.

"Io dipingo con la musica - racconta il pittore - perché mi dà forza, impulso e sentimento. Attraverso la pittura cerco di riprodurre i suoni dei miei gruppi preferiti. Parlo soprattutto dei dischi di P.F.M, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, Pink Floyd, Yes Nice, Led Zeppelin e Genesis.

Mirandi è un appassionato del Progressive Rock, genere sugli scudi fra gli anni sessanta-settanta, ed esprime con i pennelli la sua smisurata fede.

"E' la musica che scandisce i tempi della mia ispirazione- continua l'artista -. La mia pittura è verticale come un pentagramma. I miei quadri sono interpretazioni di brani musicali e testi poetici. E' dall'inizio della mia carriera che sperimento risposte artistiche artistiche attraverso i suoni. Così le canzoni di quell'epoca magica sono per me dei punti di riferimento, perché hanno arricchito la mia sensibilità. Non potrei proprio farne a meno. Sono i pezzi impegnati di quei gruppi che, ancora oggi mi permettono di lavorare con la mia fantasia e di rappresentarla".

Per quanto riguarda l'imminente passerella romana, Mirandi scopre le carte in tavola e rivela i temi dei suoi nuovi lavori: "Mi sono ispirato a tre dischi de Le Orme, band all'avanguardia negli anni settanta. Questo complesso ha avuto la capacità di creare un filo conduttore fra i testi che costituiscono le loro canzoni. Gli album in questione sono: Felona e Sorona, Il Fiume ed Elementi. Nelle sale della galleria Sant'Agostino rivisiterò con il mio stile queste tre colonne sonore. In tutto farò esporre ottanta quadri".

Oltre al legame inossidabile con la musica il pittore non trascura il potere visivo della fotografia e della videoregistrazione , ma soprattutto non tradisce quella che è la sua corrente d'appartenenza, la pop-art. "Provengo dalla scuola del maestro Mario Schifano, seguace di Andy Wharol e di Jackson Pollock. E' stato un suo allievo, Aldo Nicolini, ad insegnarmi la tecnica per creare una pittura veloce e immediata. Si tratta di uno stile futurista, spontaneo, essenziale, d'improvvisazione. Da queste componenti è nato il mio metodo. La mia tecnica è particolare. Utilizzo, infatti, olio, acrilico e smalto: colori sintetici e rapidamente rappresentabili. La musica è, invece, il valore aggiunto, la forza per creare nuove forme di vita pittorica. Penso che i miei dipinti possono essere definiti come il risultato di un intreccio fra astrattismo e concettismo".

Per divulgare la concezione totale dell'arte che s'immerge nella sua vita quotidiana, Mirandi ha raccolto in tre volumi fotografici la sua opera. "Nel mio ultimo libro dal titolo Elementi - prosegue il pittore - c'è il quadro che rappresenta lo spirito più vero della mia pop-art. Il dipinto s'intitola Vento/Terra/Pioggia/Fuoco ed ha la caratteristica di essere formato da numerose finestre, dedicata ognuna, per l'appunto, ad un elemento".

Nel mio primo testo della trilogia, Felona e Sorona, invece l'artista viaggia attraverso l'universo, accompagnato dalle melodie de Le Orme. In queste pagine è riproposta la storia dell'uomo dal principio alla fine.

Ad ogni dipinto corrisponde una canzone della band, rielaborata dal punto di vista del pittore, che segue il percorso esistenziale: nascita vita, morte.

Nella raccolta Il Fiume…nel Giubileo del duemila Tonino Mirandi recupera i ricordi d'infanzia nella terra d'Abruzzo, l'interesse per l'astronomia e la sua fede in Dio.

"Vengo da Isola del Gran Sasso e da bambino abitavo vicino al Mavone. Questo piccolo fiume che scende dalle grandi montagne ha un peso affettivo molto importante per me. Ho stretto, infatti, con questo corso d'acqua come una specie di vincolo e di sacra unione, è un po’ tanto per intenderci, il simbolo della mia infanzia. In quest'opera, oltre alla storia del Mavone, racconto del mio rispetto per Dio e per i luoghi della mia spensieratezza. Uno dei quadri, cui tengo particolarmente, è Dove l'acqua si riposa che raffigura una voragine, dove da bambino andavo a lavarmi".

La quarta pubblicazione fotografica del pittore riguarda l'astronomia. E' stato proprio l'amore per gli astri a dare impulso ai suoi primi quadri. Il Mirandi bambino è stato, infatti, un osservatore dilettante di stelle.

Il prossimo volume conterrà, quindi circa trecento illustrazioni in duecento cinquanta pagine.

Il tema principale sarà di nuovo il viaggio che, come metafora d'incertezza, condurrà paure, piaceri e speranze dell'artista abruzzese su ogni pianeta e satellite dell'universo. Non esenti da questo percorso immaginario rimarranno le riflessioni sull'infinito, sul valore della terra e sugli effetti spettacolari dell'eclissi totale di sole.

"Una passione nata per diletto - dice l'artista - è diventata ormai una seconda professione. Non posso proprio più rinunciare alla pittura".

L'altro mestiere che impegna la sua vita è, comunque motivo di vanto e d'orgoglio, Mirandi è operatore amministrativo presso la biblioteca nazionale di viale Castro Pretorio, a Roma, un lavoro che rinnova giorno per giorno il suo entusiasmo: "Sono felice di stare in mezzo a tutti quei libri, perché mi sento immerso nella cultura. Mi sento molto utile e a mio agio in questo contesto. Inoltre, vorrei evidenziare un altro aspetto della mia personalità: la deduzione al dovere. Cerco di non mancare quasi mai sul posto di lavoro, neppure quando sono malato".

Mirandi ha anche un sito internet. (www.toninomirandi.it). "Penso che internet abbia la capacità di essere funzionale in tutto il mondo. Attraverso la rete ho avuto la possibilità di conoscere tanti nuovi amici. Con molti di loro ho potuto condividere la mia passione per il Progressive Rock. Tuttavia ho ascoltato anche generi più commerciali, per tenermi aggiornato, così ho socializzato anche con chi non condivide i miei gusti musicali. Il risultato è che ricevo una valanga d'e-mail.

A fine dicembre in mostra a Roma

E ad aprile una collettiva con il lavoro sui Genesis

Mirandi ha esposto in tutta Italia e in occasione della stagione 2004, sta promuovendo la sua nuova produzione, con l'intento di prendere parte alle diverse iniziative culturali della capitale e della provincia. Prima fra queste, è una mostra personale, a cavallo tra l'ultima settimana di dicembre e la prima di gennaio, presso la galleria Sant'Agostino, in via del Corso 45 a Roma. Seguiranno una partecipazione, sempre in gennaio, all'esposizione collettiva dal titolo Il volo umano da Icaro ai giorni nostri, un'individuale prevista per il prossimo aprile, ispirata ad un vecchio disco dei Genesis e, infine, a giugno, una mostra in collaborazione con la stilista Rita Belpasso dal tema: pittura e moda.

Dal periodico "l'Eretino" di Roberto Fioravanti - Fiano Romano (RM) 2003

 

 

IL TIBURNO

(Monterotondo 10 dicembre 2003)

MIRANDI ESPONE "PITTURA E MUSICA"A ROMA

Il Tiburno (10 dicembre 2003) di Karin Falconi

All'Accademia Internazionale Sant'Agostino di Roma, in via del Corso 45, Leandro Tonino Mirandi presenterà la sua 58° mostra personale "Pittura e Musica". Aperta ai visitatori dal 23 dicembre prossimo al 6 gennaio, la manifestazione culturale sarà tematica, affrontando tre colonne sonore interpretate dall'artista: "Felona e Sorona", "Il Fiume", "Elementi". "E' una mostra astro-ecologica - spiega il pittore di adozione eretina che ha iniziato la sua carriera nel 1990 - gli ottanta dipinti selezionati ed esposti richiameranno la scuola pop-art da cui provengo, scuola del noto maestro Mario Schifano".

Dal "Tiburno" di  Karin Falconi - Moterotondo (RM) 2003

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 9 gennaio 2004

di Laura Leone

Roma 30.000 visitatori alla mostra di

Tonino Mirandi,

artista di Colleverde

Nei quadri il rock delle "Orme"

di Laura Leone

Si è conclusa lo scorso 6 gennaio la mostra antologica "Pittura e Musica", allestita presso l'accademia Internazionale "Sant'Agostino" di via del Corso, a Roma, da Tonino Leandro Mirandi, pittore abruzzese d'origine, ma residente da anni a Colleverde. Nel corso dell'esposizione, la 58° personale, l'artista ha presentato 80 delle sue opere. Raggruppate per temi: Felona e Sorona, una rivisitazione pittorica dell'opera rock del 2001 - 1995 - 1973 del gruppo storico Le Orme, in cui protagonisti sono proprio i due pianeti gemelli, i pianeti del sogno e della speranza, Lungo il fiume, una descrizione pittorica immaginaria ispirata al fiume Mavone, dove Mirandi racconta i vari momenti vissuti "insieme" al fiume, simbolo di evoluzione ma anche di distruzione, e Elementi: Vento, Terra, Pioggia, Fuoco, una suite composta in 14 tempi, aventi come tematica musicale un proprio filo conduttore che trae lo spunto dall'omonimo titolo dell'opera rock delle Orme. Grande è stata l'affluenza del pubblico, calcolata in circa 30mila presenze, che hanno affollato la grande sala della galleria al centro di Roma. Tra di essi numerosi giovani, incuriositi dall'originale commistione tra pittura e musica, una prerogativa che da sempre contraddistingue le esposizioni pittoriche dell'artista di Colleverde.

Un pittore autodidatta "in viaggio" tra i misteri dell'universo

Tonino Leandro Mirandi è nato a Trignano, antica frazione del comune di Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo, ma da molti anni ha scelto di vivere a Colleverde di Guidonia. Pittore autodidatta, a Roma ha frequentato per tre anni lo studio di Aldo Nicolini, allievo di Mario Schifano, noto artista della cosiddetta "pop-art". Dal 1990 ha iniziato un discorso pittorico autonomo, prediligendo una tematica che sottintende quella che è la sua passione sin dall'infanzia, l'astronomia. Così l'artista spiega questa passione: "E' un sogno di tutti quello di passeggiare nello spazio, tra pianeti, satelliti, comete e stelle e di scoprirne il mistero. Il mio è un viaggio artistico che porta ad osservare l'affascinante volto dei pianeti ed il loro dinamismo cosmico".

Quella di Mirandi è una pittura d'impulso, innovativa, veloce ed immediata, una tecnica elaborata che crea immagini vibranti, piene di movimenti roteanti.

Mirandi ha festeggiato nel 2000 il suo decimo anno di attività artistica. Fino ad oggi ha al suo attivo circa 72 mostre collettive e 61 mostre personali. Le sue opere si trovano in collezioni sia pubbliche che private.

L'artista parteciperà alla mostra collettiva "Il volo umano - Da Icaro ai nostri giorni", inaugurata lo scorso 8 gennaio presso l'Accademia Internazionale Sant'Agostino con un'opera dal titolo "Il volo umano nel sistema solare" su tela 150x100.

Si può visitare l'archivio pittorico di Mirandi sul sito Internet http:// www.toninomirandi.it

Laura Leone dal periodico "La Voce del Nord Est romano" - Fonte Nuova (RM) 2004

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 16 aprile 2004

di Laura Leone

In mostra a Roma l'artista di Colleverde che dipinge ispirato dalla musica dei Genesis

Le "onde che non tornano" di Mirandi

"Improvvisazioni di colori che danno movimento alle forme. Onde come le strade da percorrere senza guardarsi indietro"

"Onde che non tornano indietro" è il suggestivo tema dell'esposizione di arte pittorica che Tonino Leandro Mirandi, noto artista di Colleverde, presenterà nei locali dell'Accademia d'Arte internazionale Sant'Agostino di via del Corso 45 dal 27 aprile al 3 maggio. La mostra comprende 40 dipinti ispirati ai frammenti dell'omonimo titolo "A trick of the tail", l'opera musicale del 1976 dei Genesis, gruppo di fama mondiale della musica "rock progressive", frammenti pittorici che traggono spunto proprio dai testi delle canzoni.

Si chiude il ciclo pittorico della trilogia "Felona e Sorona" - "Il fiume" - "Elementi", sviluppatosi in ben 29 esposizioni ispirate alle opere musicali del gruppo delle Orme. Tra le 40 opere saranno presenti lavori dedicati allo storico gruppo britannico tra i quali "Anni '70: i Genesis", una tela computerizzata 110X85 con stampa ritoccata a mano, "Genesis: un frammento musicale" opera su tela 97X85 e "Genesis: tour mondiale Parigi 1977", una foto-stampa su cartoncino 100X70. Queste opere raffigurano il concerto-spettacolo del 1977 tenuto a Parigi dal gruppo nell'ambito di un tour mondiale.

Le raffigurazioni "pop-art" sono state dedicate dall'artista al gruppo dei Genesis. Accanto ad esse troviamo, tra le altre, "Dance on a volcano" (Danza sul vulcano), un'altra opera di spicco, "Alle sorgenti della musica", opera ispirata alle origini musicali del gruppo, "L'osservatore dei cieli", "Window: finestra sull'amore", ispirata da un'opera tratta dal primo LP della band.

Mirandi, qual'é il significato di "Onde che non tornano indietro"?

"Basta pensare al significato della frase: si tratta di movimenti continui, di un'evoluzione verso il futuro, di sogni che si realizzano: Questa filosofia si rispecchia nei miei quadri in tutte le improvvisazioni di colori che danno movimento e da vita alla natura, nelle onde roteanti nate sotto la spinta della musica: si tratta di una fusione trai suoni ed il mio impulso pittorico".

Come definiresti quindi la tua pittura?

"Una fantasia creativa dettata dai suoni. La mia pittura ha un'interpretazione molto personale. Ritengo la musica di gruppi come le Orme e i Genesis la migliore in assoluto. Sono band che hanno fatto la storia della grande musica mondiale. I loro brani si prestano benissimo per essere interpretati pittoricamente. Le mie sono quindi storie a tema con un filo conduttore unico".

Cosa pensi di esprimere nelle tue opere?

"Le onde che non tornano indietro sono per me le vie, le strade che bisogna percorrere ogni giorno senza guardarsi indietro. Nel percorso dei temi storici è come guardare in uno specchio d'acqua dove le onde diventano sempre più larghe e scompaiono verso l'infinito. Sono segni che vagano negli spazi, che si intrecciano ma non si incontrano mai. Nelle mie opere cerco di esprimere anche le varie fasi della vita, i miei ricordi, i momenti belli. In definitiva il mio è un messaggio positivo, d'amore e di fede nella vita…"

Di Laura Leone dal periodico "La VOCE del Nord Est romano" - 2004 Roma

 

 

I GENESIS IN PITTURA

I Genesis in pittura - Mostra composta da 40 dipinti dedicata al gruppo storico dei Genesis: "…Onde che non tornano indietro" è stata ispirata dai testi delle canzoni tratta da "A trick of the tail " album del 1976. Presso la Galleria Internazionale "Sant'Agostino2 in via del Corso 45 Roma, orario tutti i giorni dalle 10,00 alle 20,00. Dal 27 aprile al 3 maggio 2004.

Il Tempo - 2004 Roma

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 28 maggio 2004

di Laura Leone

Mirandi e Belpasso in mostra

alla galleria "Sant'Agostino"

Si svolgerà dal 1 al 7 giugno presso le sale della galleria d'arte Accademia Internazionale "Sant'Agostino" di via del Corso 45 l'esposizione d'arte pittorica "Pittura e Moda". 35 opere dipinte da Tonino Leandro Mirandi, artista post/moderno, seguace della "pop art" e 20 disegni di moda eseguiti da Rita Belpasso, stilista e disegnatrice, entrambi di Colleverde, compongono la mostra. Si tratta di un progetto ideato da qualche anno dai due artisti, dove pittura e moda si fondono per realizzare una mostra unica nel suo genere. L'inaugurazione è prevista per martedì 1 giugno alle ore 18. Interverranno, tra gli altri, il giornalista Rai Augusto Giordano, il critico d'arte Maria Teresa Palitta e gli storici d'arte Catia Sidari e Gabriella Granieri.

Di Laura Leone dalla Voce del Nord Est romano - Fonte Nuova (RM)

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 19 novembre 2004

di Laura Leone

"L'universo non è immenso come credi:

un viaggio nell'universo"

Il libro-calendario astronomico di Tonino Mirandi

Un volume, corredato da un calendario, dedicati all'arte ed all'astronomia. L'idea è stata realizzata dal maestro Tonino Leandro Mirandi, artista di Colleverde, seguace della scuola romana di pop-art di Mario Schifano, in collaborazione con Caterina Sidari e Giuseppina Morgante. Una sorte di manuale nel quale una sintesi del percorso pittorico dell'artista viene supportato da conoscenze personali derivate da una lunga ricerca astronomica, una passione coltivata sin dall'infanzia, attraverso l'osservazione e lo studio del cosmo e dei corpi celesti applicati all'arte. Un lavoro iniziato nel 1990, in uscita in concomitanza col quindicesimo anno d'attività dell'artista, dal significativo titolo "L'universo non è immenso come credi: un viaggio nell'universo", in cui, partendo dal "big bang", l'esplosione iniziale che ha dato origine al mondo, vengono descritti, tappa dopo tappa, i vari passaggi del sistema solare, accanto ad un insieme di fantasie artistiche e considerazioni dell'autore. "Il titolo che ho voluto dare al libro -spiega Mirandi- nasce dal fatto che, dopo aver girato il mondo, sono giunto alla conclusione che esso non sia poi esteso come si immagina".

Il volume prende parte del titolo dall'ultima esposizione pittorica dell'artista. "Un viaggio nell'universo", portata avanti in ben sei edizioni con 120 opere astronomiche, in diverse città d'Italia. Le opere di Mirandi sono visibili sul sito Internet //www.toninomirandi.it.

Di Laura Leone dalla Voce del Nord Est romano - Fonte Nuova (RM)

 

 

L'ERETINO

Mensile di Monterotondo, Mentana, Fonte Nuova e Fiano Romano (Roma) del novembre 2004

Fatti più importanti del mese

Le nuove due opere dell'eclettico pittore

Un Mirandi astronomico

FONTE NUOVA

Faranno sicuramente parlare le ultime due opere di Leandro Tonino Mirandi. L'eclittico artista di Fonte Nuova ha appena pubblicato due opere, un calendario e un libro, dal titolo: "l'universo non è immenso come credi…Un viaggio nell'universo". Vi si racconta l'originale rapporto dell'artista con l'iperuranio, lo spazio cosmico. Attraverso 163 dipinti e 120 foto a colori Mirandi ha voluto raccontarsi in prima persona, tentando di svelare al pubblico la sua parte più intima. I suoi quadri, infatti, viaggiano tra i pianeti e le stelle, offrendo uno spettacolo fantastico dai colori vivaci e brillanti. Il suo stile, sicuramente non banale né ovvio, può includersi nella ricerca quasi ossessiva dell'antitesi tra il Bene ed il Male. Saziando, infatti dal nozionismo scientifico alla ricerca filosofica, Mirandi tramite la sua pittura e le poesie de le Orme (il noto gruppo musicale degli anni '70), inserite nel libro, vuole proporre un aspetto innovativo, che si mantenga in dialogo con la sfera emotiva dell'uomo.

Mirandi sta preparando anche il suo prossimo lavoro: "Ad Gloriam" una mostra itinerante di 76 opere ispirati ai più grandi artisti del "rock progressive" degli anni '70/'80.

 

 

l'ECO

di San Gabriele (dicembre 2004)

Il catalogo e il calendario dell'artista

Tonino Mirandi

Emozioni dall'universo

San Gabriele (TE) - di Gino Consorti

Un catalogo e un calendario astronomico. Sono le "strenne natalizie" del bravo artista teramano Leandro Tonino Mirandi da sempre stregato e affascinato dal mistero del cosmo e dei corpi celesti. Il ricco volume dal titolo L'universo non è immenso come credi (Editoriale eco srl, San Gabriele), presenta le illustrazioni di 163 splendidi dipinti e 120 foto a colori, oltre ai testi curati dall'autore in collaborazione con Giuseppina Morgante. Contiene anche l'omaggio alle Orme con la rivisitazione dell'opera rock del 1973, Felona e Sorona.

Il voluminoso catalogo, il sesto di questo valido interprete di una pittura innovativa dove la realtà è rappresentata attraverso uno straordinario vortice di forme e colori, è il risultato di lunghi e accurati studi fatti anche attraverso il telescopio e alimentati da una passione nata sui banchi di scuola e via via accresciuta nel tempo. E le opere di Mirandi, infatti, ci accompagnano in un viaggio verso la libertà, la natura, ci guidano attraverso la totalità dell'universo dove la contemplazione diviene mezzo necessario per scorgervi le tracce del progetto di Dio.

Anche il gradevole calendario astronomico 2005 realizzato dall'artista nativo di Trignano, una piccola frazione del comune di Isola del Gran Sasso, è figlio di quegli occhi che scrutano mondi lontani e forti emozioni. S'incomincia con il regno del Sole, nel mese di gennaio, per poi proseguire con i vari pianeti fino ad arrivare all'ultimo, Plutone, la cui distanza massima dal Sole è di 7375 milioni di chilometri.

Trenta pagine con 61 dipinti e 29 foto a colori (Editoriale Eco srl), la prefazione di Caterina Sidari, un testo autobiografico e una parte biografica suddivisa a sua volta in cinque frammenti critici di vari autori.

Due lavori decisamente interessanti quelli proposti da Tonino Mirandi, verso la cui arte si registra un'attenzione sempre più crescente, come dimostrano gli oltre 50 mila visitatori del suo sito internet: www.toninomirandi.it

Gino Consorti (L'Eco di San Gabriele) - dicembre 2004 San Gabriele (TE)

 

 

AGRICOLTURA

nuova (novembre 2004)

Elementi

Vento Terra Pioggia Fuoco

di Leandro Tonino Mirandi

Roma - di Gaetano Menna

Musica e Pittura. Leandro Tonino Mirandi ricerca il collegamento con il rock come musa ispiratrice della sua arte pittorica. La sua musa in particolare è una delle band più amate dai fans del rock progressive, Le Orme, che ha sempre affrontato nei propri dischi tematiche spirituali, che non si fermano all'apparente.

Come artista esce dalla scuola che si rifà a Schifano (e non a caso "Le stelle di Mario Schifano" fu uno dei gruppi e dischi più amati nel rock progressive dei '70 che univa arte e suoni). Lui prosegue un discorso di pop art, alla Andy Warhol, coniugando l'arte uditiva con quella visiva. "Elementi" e l'ultimo, in ordine di tempo, dei libri che Mirandi ha dedicato al binomio Orme-Pittura (tre volumi che si ispirano ad altrettanti dischi della band veneziana). Dalle "personali" al libro che, originalmente, propone testi dei brani, foto del gruppo e dell'artista e soprattutto la riproduzione dei quadri. "Lo stile - scrive il critico d'arte Maria Teresa Palitta - ha vibrato eccellente: sinergie astrali e floreali".

Gaetano Menna (Agricoltura nuova) - novembre 2004 Roma

 

 

MONDO SABINO

Periodico di Attualità Socio Economica, Cultura, Sport, Politica, Sport, Politica… (Rieti) del 18 dicembre 2004

Colleverde

Un Calendario astronomico

Leandro Tonino Mirandi scrive un calendario astronomico e lo sottolinea così: "L'Universo non è immenso come credi" …un viaggio nell'universo. Un libro-calendario 2005 molto interessante nel quale la passione dell'autore per l'astronomia viene evidenziata nel modo migliore. Ma com'è nata l'idea di scrivere questo: "Viaggio nell'Universo"? Caterina Sidari nella sua presentazione dice: "Tutto nasce dalla vivace curiosità che spinge Leandro Tonino Mirandi ad accostarsi al mondo dell'astronomia, stregato e affascinato dal mistero del cosmo e dei corpi celesti, ciò che inizialmente sembra essere un semplice interesse converte in vera e propria passione, coltivata e nutrita nel tempo dall'assidua consultazione di documenti, libri e dall'osservatorio di Collurania (Teramo), ma soprattutto dalla Base Astronomica Privata di Colleverde. Viene gradatamente alla luce l'idea di realizzare un libro-catalogo mediante il quale l'artista si racconta, svelando la parte più intima e segreta del proprio io, non ché l'aspetto recondito del fanciullino, attraverso una pittura spontanea libera e immediata. L'occhio di Mirandi scruta Mondi lontani rincorrendo nozioni scientifiche e assieme svariate sensazioni, da qui emerge il forte dualismo che caratterizza la sua opera: l'aspetto razionale che controbilancia la ricerca filosofica, intimistica atta ad individuare gli stati emotivi dell'uomo. Il carattere di Mirandi non è facile da definire, cangiante e un po’ lunatico ora si mostra amichevole nel dialogare con la gente, ora restio nel comunicare i propri pensieri, soprattutto quando sono riferiti al suo modo d'intendere l'arte.

Può essere utile tuttavia, a scopo di carpire la sua pittura, ricordare Nicolini così come Schifano, le cui opere rappresentano per Mirandi un vero e proprio punto di riferimento: Tutto sembra derivare da un unico ceppo che si snoda in soluzioni diverse, autonome e innovative dove la realtà è rappresentata attraverso un vortice di forme e colori. Per riuscire ad inquadrare in maniera ancor più chiara il tutto, non bisogna tralasciare un elemento molto importante se non fondamentale: il percorso musicale delle Orme (noto gruppo rock degli anni '70) che come "un filo di Arianna" guida il pittore fuori del labirinto verso la luce di una nuova dimensione espressiva. Un riferimento ai testi e alla storia di "Felona e Sorona" (opere pittoriche collocate nel "Viaggio nell'Universo") pianeti immaginari che rappresentano rispettivamente il Bene e il Male e l'eterna antitesi tra la vita e la morte.

A questo punto è il caso di dire peccato che il calendario non sia in vendita, almeno crediamo, ma immaginiamo che l'artista ne sappia di più, telefonargli allo studio al numero 0774572096.

Giuseppe Vecchio (Mondo Sabino) - 18 dicembre 2004 Rieti

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 1 luglio 2005

di Laura Leone

Tonino Mirandi espone trenta quadri a Parigi

Tonino Leandro Mirandi, stimato artista di Colleverde, presenterà dal 2 al 10 luglio la mostra antologica "I Colori del Vento" presso l'hotel Riviera di Gare Lyon, a Parigi.

Per l'occasione saranno esposte circa 30 quadri. La tematica originale è composta da ben 76 opere realizzate su cartoncino e su tela computerizzate con stampe ritoccate a mano.

Una scelta esclusiva tra i "Migliori Gruppi Musicisti Compositori e Solisti della Musica Rock Progressive", tema da sempre prediletti dall'artista.

di Laura Leone dalla Voce del Nord Est romano - 2005 Fonte Nuova (RM

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 23 settembre 2005

di Laura Leone

Il pittore di Colleverde in mostra dal 21 settembre al primo ottobre

Mirandi presenta "I colori del vento" in biblioteca

Sarà allestita presso la Sala 3 della Biblioteca Nazionale Centrale "Vittorio Emanuele II", in via Castro Pretorio 105, a Roma, la 63° mostra personale di Tonino Leandro Mirandi, affermato artista di Colleverde. L'inaugurazione avverrà mercoledì 21 settembre alle ore 17.00 in una tra le più importanti biblioteche dell'artista dal 1976, alla presenza di Gabriella Granieri, esperta d'arte, Salvatore Italia, Capo dipartimento Archivi e Biblioteche, del critico d'arte Maria Teresa Palitta, e del giornalista Rai Augusto Giordano. L'esposizione, che si protrarrà fino al 1° ottobre (orario 9-18, 30), è composta di ben 33 opere di Mirandi, giunto al 15° anno d'attività pittorica. I suoi esordi artistici risalgono infatti al lontano 10 ottobre 1990, quando, dopo aver frequentato e prestato la propria collaborazione per tre anni nello studio di Aldo Nicolini, noto maestro della scuola romana della "pop art" di Mario Schifano, ha dato via ad una dimensione espressiva autonoma che predilige quella che è una sua passione sin dall'infanzia, l'astronomia.

Tema della mostra antologica d'ispirazione "astro-ecologica", "I Colori del Vento", giunta alla 18° edizione, è proprio il grande elemento della vita cosmica, che domina ed avvolge tutte le forze della natura, e che nell'originale elaborazione pittorica dell'autore, dà impulso alle creature dell'universo, donando colore, calore, bellezza e libertà. Una mostra suggestiva che racchiude tutti i vari stili trattati negli anni dal Maestro Mirandi, il quale ha finora al suo attivo 75 mostre collettive e 63 personali, con una produzione artistica ricca di oltre tremila opere grafiche, di oltre 500 su tela e di una ventina di disegni. Opere che si trovano in molti Paesi del mondo, in collezioni pubbliche e private, i cui riferimenti compaiono nei più qualificati cataloghi, in annuari, dizionari ed enciclopedie d'arte moderna e contemporanea dal 1990 in poi. Le opere del Maestro Mirandi sono visibile sul sito Internet: www. toninomirandi . it

Di Laura Leone dal periodico "La VOCE del Nord Est romano" - 2005 Fonte Nuova (RM)

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 2 dicembre 2005

di Laura Leone

ARTE DA COLLEVERDE

Inaugurata la 64esima mostra personale di Tonino Mirandi

E' stata inaugurata ieri l'esposizione d'arte pittorica di Tonino Leandro Mirandi, artista di Colleverde, “I Colori del Vento” 19° edizione “LA GENESI” presso la Galleria d'Arte “Rettoria Gesù e Maria” di via del Corso 45 a Roma. La mostra, la 64° personale dell'artista, coordinata dalla dottoressa Gabriella Granieri, comprende circa 60 opere pittoriche a tema specifico di tipo astroecologico e floreale che vanno dal 1990 fino ai giorni nostri. Si tratta di percorsi a carattere storico-artistico dei momenti sognati e suscitati dai ricordi vissuti dall'artista nel verde della vallata di Trignano, città natale di Mirandi, situata nelle vicinanze del Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, tra i fiumi Mavone e Temperino che scendono a valle dal massiccio del Gran Sasso. Una selezione delle opere più significative dell'artista, finora conservate come collezione personale. La mostra proseguirà fino al prossimo 16 dicembre, orario continuato, dalle 10,30 alle 20,00. tutti i giorni, domenica compresa.

di Laura Leone dalla Voce del Nord Est romano - 2005 Fonte Nuova (RM)

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 16 dicembre 2005

di Laura Leone

LA MOSTRA DI PITTURA

Mirandi espone a via del Corso

I nizierà domani l'esposizione d'arte pittorica, la 65° mostra personale, di Tonino Leandro Mirandi, artista di Colleverde, “La Genesi: i Colori del Vento: tra la notte e il giorno”, presso la Galleria d'Arte – Rettoria “Gesù e Maria” in via del Corso 45, a Roma.

L'esposizione comprende circa 30 opere pittoriche che vanno dal 1990 ai giorni nostri. La mostra è coordinata dall'esperta d'arte, dottoressa Gabriella Granieri. Nel corso della mostra verrà presentato anche il calendario astronomico 2006 “l'universo non è immenso come credi”, redatto dallo stesso Mirandi, con la prefazione curata dallo storico d'arte Caterina Sidari, composto di 16 pagine 30x43 su cartoncino, con 61 dipinti e 29 foto a colori. La mostra rimarrà aperta fino all'8 gennaio, tutti i giorni, domenica compresa, dalle ore 10,30 alle 20,00.

di Laura Leone dalla Voce del Nord Est romano - 2005 Fonte Nuova (RM)

 

 

l'ECO

di San Gabriele (gennaio 2006)

Grande successo per i “colori” di Mirandi

San Gabriele (TE) di Gino Consorti

“I colori del vento”. E' questo il titolo dell'interessante mostra pittorica del bravo artista tramano Leandro Tonino Mirandi esposta presso la galleria d'arte Gesù e Maria di Roma. L'esposizione, che ha raccolto grande successo di pubblico e il favore della critica, ha proposto una sessantina di opere pittoriche realizzate dal 1990 ad oggi. La mostra è stata curata da Gabriella Granieri e Caterina Sidari.

Gino Consorti (L'Eco di San Gabriele) - gennaio 2006 San Gabriele (TE)

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 24 novembre 2006

di Laura Leone

Un volume realizzato da due artisti:

Tonino Leandro Mirandi e Gabriella Granieri

Ad Gloriam, un viaggio intorno alla musica

“A d Gloriam…un viaggio intorno alla musica”: è il titolo del volume pubblicato dal pittore Tonino Leandro Mirandi in collaborazione con Gabriella Granieri, responsabile della Conservazione dei Beni Culturali di Roma, nato da una idea di Caterina Sidari, storico d'arte. Un lavoro derivato da una lunga ricerca che racchiude il percorso artistico del pittore di Colleverde e ne delinea alcuni tra i temi portanti, frutto di un felice connubio tra arte e astronomia, pittura e musica. Il volume ha preso il titolo del primo 33 giri (1968-69), “Ad Gloriam”, di una delle principali, “muse ispiratrici” di Mirandi, Le Orme, gruppo rock progressive, riservato secondo la sua ottica pittorica che si rifà alla “pop art”, il movimento artistico nato negli Stati Uniti, avente come principale esponente Mario Schifano. Una scelta tra i migliori gruppi, musicisti, compositori e solisti del rock progressive, un tipo di musica colto e raffinato a cui l'artista rende omaggio attraverso i suoi quadri, che vedono protagonisti, tra gli altri, Le Orme, i Genesis, i Pink Floyd, Bruce Springsten, Jimi Hendrix, i Led Zeppelin, i Police, Eminem, Tina Turner, Keith Emerson, i New Trolls. Figure, manifesti e foto computerizzati su cartoncino e rportate su tela che descrivono vari momenti della loro storia artistica. “Ritengo la musica di gruppi come Le Orme o i Genesis la migliore in assoluto –spiega Mirandi- Band che hanno fatto storia della grande musica mondiale, i cui brani si prestano ad essere interpretati pittoricamente”.

Parallelamente al volume è stato pubblicato il calendario astronomico 2007 “l'universo non è immenso come credi: un viaggio nell'universo”, giunto alla sua terza edizione, in cui sono raffigurati 61 dipinti e 29 foto a colori. La prefazione è a cura della dottoressa Caterina Sidari, mentre l'introduzione è firmata dalla dottoressa Gabriella Granieri.

Di Laura Leone dal periodico "La VOCE del Nord Est romano" - 2006 Fonte Nuova (RM)

 

 

L'ERETINO

Il Mensile del Nord-Est Monterotondo (Roma) del 15 dicembre 2006

Moterotondo (Roma)

di Federica Di Paolo

Arte

Pittore….dall'oggi al domani

Leandro Tonino Mirandi, personaggio eclettico; inizia a dipingere nel 1990 e oggi firma il suo ultimo libro. Che prende ispirazione dalla musica psichedelica, dalle “Orme” e dai “Genesis”

L eandro Tonino Mirandi inizia a dipingere il 10 ottobre 1990, quando per la prima volta entra nello studio di Aldo Nicolini che dipingeva per Mario Schifano (il capo scuola della musica pop art) e che utilizzava la “tecnica mista” cioè l'uso di smalti sintetici, corposi, forti, tanto da impressionare Tonino e portarlo verso questo mondo a lui fino a quel momento sconosciuto. La frequentazione tra i due dura circa 3 anni, fino a quando Tonino commissiona un quadro al suo “maestro” ma, non rimanendone soddisfatto, decide di impugnare il pennello e provare a dipingere lui stesso quello a cui era interessato. Inizia così la sua carriera di pittore che lo porterà alla realizzazione di circa 70 mostre personali e 80 collettive; in ogni mostra espone dai 40 ai 100 quadri, tutti con tematiche ispirate alla musica e quindi a tema.

Oggi Tonino oltre ad essere un pittore affermato è anche uno scrittore, infatti è da poco uscito il suo ultimo libro scritto in collaborazione con Gabriella Granieri “Ad Gloriam”, il 7° volume di una collana in cui sono inserite, oltre alle 76 opere pittoriche (pop-art) realizzate su tela e su cartoncino con stampe ritoccate a mano, anche un centinaio di foto dei vari momenti della realizzazione della tematica citata: “alla gloria”. Altre 100 pagine sono riservate a descrizioni del suddetto argomento firmate da autori come Gabriella Granieri, Laura Leone, Giuseppina Morgante, Alessia Latini, Caterina Sidari, Marina Gargiulo, Giancarlo Ceccacci, Donato Zoppo, Gaetano Menna, e Mria Teresa Palitta.

“Ad Gloriam” prende il nome dal primo 33 giri de “Le Orme” del 1968/69, forse il primo LP pubblicato in Italia per la musica psichedelica, oggi detta “Prog”.

In questo contesto sono stati inseriti anche alcuni cantanti dei giorni nostri, ma la tematica più importante riguarda appunto i grandi della musica progressive, nati proprio negli anni ‘60/'70, come i “Genesis”, gli “U2”, “Kurt Cobain”, i “Pink Floyd”, i “Led Zeppelin” e tanti altri ancora, il titolo è un inno al passato, alla storia della musica e a quei numeri uno citati.

Inoltre insieme al libro ci sarà anche l'uscita del calendario astronomico 2007 “L'Universo non è immenso come credi: un viaggio nell'universo” composto da 16 pagine con 61 dipinti e 32 foto a colori stampato in 2000 copie, testi scritti da Leandro Tonino Mirandi, la prefazione firmata dallo storico d'arte Caterina Sidari e introduzione scritta dalla dott.ssa Gabriella Granieri.

Dal periodico "l'Eretino" di Federica Di Paolo - Monterotondo (RM) 2006

 

 

L'ECO

di San Gabriele (gennaio 2007)

L'arte di Leandro Tonino Mirandi

Quando musica e universo si colorano

Il volume “Ad Gloriam” e il calendario astronomico

raccontano i due “amori” del bravo artista abruzzese

San Gabriele (TE) di Gino Consorti

A d Gloriam . Così Leandro Tonino Mirandi, apprezzato artista originario di Frignano, una piccola frazione di Isola del Gran Sasso (Teramo), ma da anni residente a Roma, ha intitolato il libro (Editoriale Eco srl – pag. 226) che racconta la sua arte attraverso testimonianze e immagini. Ad Gloriam è anche il titolo di un disco delle Orme e la musica, infatti, è il tema dominante dell'arte di Mirandi, la cui mano trova ispirazione dalla leggerezza e dolcezza delle note. Orme, Genesis, Yes, Bruce Springsteen, Pink Floyd, Leed Zeppelin: questi e altri importanti interpreti della musica mondiale sono i protagonisti della nuova serie pittorica del bravo artista abruzzese che ha in Mario Schifano e Andy Warhol, espressioni straordinarie della Pop-Art, le principali fonti d'ispirazione.

“Mirandi – osserva lo storico d'arte Gabriella Granieri che ha curato il volume- segue l'intreccio che tanto gli è caro tra arte e musica, tra sensazione e proprio quadro d'autore. Il suo vuole essere un messaggio d'amore per chi, guardando, riesce a scrutare i misteri della vita”.

Oltre alla pubblicazione dell'interessante volume Ad Gloriam , Tonino Leandro Mirandi ha realizzato anche un bellissimo calendario astronomico dal titolo: l'universo non è immenso come credi…un viaggio nell'universo. Lo spazio e il so fascino misterioso, infatti, hanno da sempre catturato l'attenzione e la curiosità dell'apprezzato artista tramano. Una grande passione per i misteri impenetrabili dell'essere assoluto che trova piena esaltazione nella sua arte pittorica. Ogni mese dell'anno è accompagnato da splendide pitture riguardanti il sole, la luna ei pianeti con accanto le relative informazioni scientifiche. Mirandi resta colpito dalla bellezza e dall'armonia che si irradia dall'universo. Una ricerca estremamente rigorosa che svela una profonda religiosità che permea ogni sua pennellata.

Gino Consorti (L'Eco di San Gabriele) - gennaio 2007 San Gabriele (TE )

 

 

IL CENTRO

(Pescara)

Aquilone 20 agosto 2007

I Fiori” di Leandro Tonino Mirandi

In mostra a Isola del Gran Sasso

Isola del Gran Sasso.

Si inaugura oggi la mostra “Fiori e colori” di Leandro Tonino Mirandi allestita nel Pala Isola San Gabriele, ex Terminal (nelle vicinanze del santuario di San Gabriele dell'Addolorata).

La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 23 fino al 26 agosto. L'esposizione raccoglie numerosi dipinti dedicati ai fiori, a partire da quelli degli inizi della carriera di Mirandi che risalgono al 1990, procedendo tra cambiamenti e innovazioni dei quadri più recenti. Buona parte dei dipinti realizzati ha tema il mondo floreale.

“Ogni artista si è sperimentato su questo tema”, si legge nelle note di presentazione della mostra, “che è quasi un archetipo dell'arte, una forma mediata di ricongiunzione con la madre terra”. “Ma questi sono i miei fiori”, continuano le note, “la mia percezione e proiezione su un mondo fantastico di colori vissuto sulle mie montagne d'Abruzzo quando ero più piccolo”.

IL CENTRO (Aquilone) (Quotidiano dell'Abruzzo) 20 agosto 2007 – Pescara

 

 

LA VOCE

di Fonte Nuova (Roma) del 26 ottobre 2007

di Laura Leone

Un artista di Colleverde

Quattromila visitatori alla mostra di Mirandi

Oltre quattromila i visitatori accorsi alla 70' mostra personale di Tonino Leandro Mirandi, artista di Colleverde, conclusaselo scorso 29 settembre presso la Basilica di Santa Maria in Monte Santo – Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma, intitolata “Ad Gloriam…un viaggio intorno alla musica”, dall'omonimo disco del gruppo rock progressive Le Orme. Per l'occasione sono stati esposti circa 20 quadri che riproducevano i temi cari a Mirandi, un intreccio tra arte e musica, tra sensazione e materia, espressi con l'uso sapiente di acrilici e smalti misti. Con questa esposizione l'artista ha celebrato anche i suoi primi vent'anni di attività pittorica, iniziata nel lontano 1987, che ha avuto come costante punto di riferimento la corrente della cosiddetta “pop-art” di Mario Schifano e Andy Wharol. Attualmente Mirandi sta lavorando alla realizzazione del suo Calendario astronomico 2008 “L'universo non è immenso come credi: un viaggio nell'universo”, contenente 61 dipinti e 36 foto a colori delle sue opere.

Di Laura Leone dal periodico "La VOCE del Nord Est romano" - 2007 Fonte Nuova (RM)

 

l'ECO

di San Gabriele (marzo 2008)

San Gabriele (TE)

L'arrivederci dei Controcorrente

Arrivederci… S'intitola così l'interessante e godibile cd musicale della sorprendente band I Controcorrente di Isola del Gran Sasso (TE). Quindici brani, tra cui un mix degli anni '70, che come sottolineano gli autori “hanno la pretesa di chiudere un capitolo della nostra musica per andare sempre verso nuove conoscenze nel pop-rock progressive in genere”. Il gruppo, composto da Francesco Di Pasquale (basso), Luigi Librone (tastiere), Danilo Clamoroso (tastiere e voce), Corrado Melozzi (chitarra acustica e voce), Mario Di Sabatino (chitarra elettrica), Alfredo Mascitti (batteria) e Angela Di Sabatino (voce), è nato nel 2000 indirizzando la propria ricerca verso gli anni '70, un periodo assai fecondo di testi e musiche speciali. La copertina del cd, registrato a Teramo presso gli studi di Faremusica , è stata curata dal noto pittore abruzzese Tonino Leandro Mirandi. Vista la qualità della raccolta musicale, al titolo del cd andrebbe aggiunto… a presto .

Gino Consorti (L'Eco di San Gabriele) - marzo 2008 San Gabriele (TE)

 

LA VOCE

di Villanova di Guidonia (Roma) del 17 dicembre 2008

di Laura Leone

Il Pittore di Colleverde affascinato dal “dinamismo cosmico”

Mirandi presenta il Calendario astronomico 2009

E' tornato ad esporre, in occasione delle festività, Tonino Leandro Mirandi, artista residente a Colleverde, con una serie di rassegne a tema astronomico che hanno proposto le opere degli ultimi anni. Prima alla mostra dei 100 pittori a via Margutta dove è stata presentata una mini-rassegna personale antologica, e dopo con una collettiva, promossa dall'associazione Pittori “AR.CO di Colleverde, presso lo “Spazio Etoile” in via San Lorenzo in Lucina.

Parallelamente è uscito il calendario astronomico 2009 “L'Universo non è immenso come credi: un viaggio nell'universo”. Sedici pagine tutte da sfogliare, formato30x40 su cartoncino, riproducenti 61 dipinti e 36 foto a colori che ripercorrono uno dei temi da sempre prediletti dal Maestro, l'affascinante volto dei pianeti e il loro dinamismo cosmico. La pittura di Mirandi si ispira alla corrente della “pop art” di Andy Warhol e Jackson Pollock, pur seguendo un proprio percorso creativo, che lo ha portato nel tempo ad esplorare nuove forme artistiche in sintonia con la sua idea di arte. “Artista è colui che crea -sostiene- che trasmette, attraverso il proprio io, figure estranee alla luce della natura visiva. L'arte è tutto ciò che un uomo riesce a tirare fuori dal proprio cilindro. La scoperte della propria esistenza”.

Di Laura Leone dal periodico "La VOCE del Nord Est romano" - 2008 Villanova di Guidonia (RM)

 

EVENTI CULTURALI

mensile di Arte Cultura e Informazione

dicembre 2009 Roma

di Manuela Pacelli

LEANDRO TONINO MIRANDI

E la sua arte sperimentale

Colori ed espressioni in un viaggio chiamato pittura.

Tonino Leandro Mirandi ha dedicato e dedica tutta la sua vita alla pittura, in quando ritiene che l'arte è il miglior strumento di condivisione per parlare di sé agli altri.

Ha profuso 20 anni della sua produzione alla raccolta dei fiori, più di 300tipi come omaggio alla bellezza femminile.

Dal 1990 ha iniziato a studiare pittura ed ha documentarsi su tutti tipi di tecnica e colore.

Pur rifacendosi ad un mostro sacro come Mario Schifano, ha personalizzato molto il suo operare. La sua è un opera pittorica molto gestuale, corposa ma anche di improvvisazione, liberatrice che sposa mente e mano.

Le sue opere sono piene di materie e colori contrastanti fra di loro, e molto legate al movimento e al dinamismo.

Il suo maestro è stato Nicolini che l'ha introdotto a questo mondo per caso: la sua prima mostra è stata sull'astronomia che con la pittura e la poesia fonde in un unicum quando realizza le sue opere.

Tra i suoi prossimi progetti molto ambiziosi, un libro di 350 pagine sui fiori e colori: il successo è garantito essendo che per il maestro il fiore è un colore, il colore un fiore che genera in sé altre armonie e altre gemme di bellezza e di natura.

Di Manuela Pacelli da "Eventi Culturali" – 2009 Roma

 

LA VOCE

di Guidonia Montecelio (Roma) del 25 novembre 2009

di Laura Leone

Il Calendario floreale

La pop art di Tonino Mirandi soffia dentro i colori del vento

E' uscito lo scorso 6 novembre “I Colori del vento”, il nuovo calendario di Tonino Leandro Mirandi, rinomato artista di Colleverde, seguace delle “pop art” di Mario Schifano. Ad accompagnarci per tutto il 2010 è una splendida realizzazione che questa volta ha come soggetto l'arte pittorica floreale. “Dopo cinque edizioni dedicate all'astronomia -ha spiegato Mirandi- in coincidenza con il ventennale, ho pensato di riservare il calendario 2010 alla mia produzione floreale, suddiviso in un percorso triennale, per non escludere nessuno dei dipinti della raccolta dedicata ai fiori, composta di oltre 330 opere”. Il calendario, completamente rinnovato rispetto alle edizioni precedenti, comprende 16 facciate, contenenti 32 foto e 111 dipinti e andrà ad arricchire la produzione dell'artista di Colleverde che vanta oltre 85 mostre collettive e 77 personali, realizzate in Italia e all'estero, insieme a più di t000 opere grafiche e 500 dipinti su tela. Sette volumi sono presenti in importanti biblioteche italiane ed estere. Le opere di Mirandi sono visibili sul sito: www. toninomirandi . it

Di Laura Leone dal periodico "La VOCE del Nord Est romano" - 2009 Guidonia Montecelio (RM)

 

Continua>>

Torna Home Page